Dop Economy. Lollobrigida: Governo non teme trasparenza. Teniamo alta qualità e promuoviamo nostre eccellenze

 
"Cresce la Dop economy e questo è un bene anche per chi acquista prodotti di eccellenza che devono essere raccontati nella loro specificità anche territoriale. Investire sulla qualità è l'obiettivo del nostro Governo e di tanti imprenditori italiani che ne capiscono il valore aggiunto", così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida alla presentazione del Rapporto Ismea Qualivita 2023 ieri a Roma, una fotografia approfondita sulla "DOP economy", tra gli asset più strategici per l'economia nazionale, il cui valore ha superato i 20 miliardi di euro.

Il ministro nel corso del suo intervento ha toccato numerosi temi, a partire dalla difesa delle produzioni agroalimentari italiane, la loro promozione e valorizzazione, fino alla candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell'Unesco, protagonista della prossima missione spaziale che prenderà il via il prossimo 9 gennaio 2024 e a cui parteciperà il colonnello italiano Walter Villadei. 
"Abbiamo fatto Sistema fin dal primo giorno di Governo. Dentro la Nazione ognuno gioca il campionato con la propria maglietta, fuori si mette quella della nazionale: è un concetto che in Europa abbiamo esportato, provato e sperimentato. Quando ci si confronta senza avere dinamiche di rottura interne, l'Italia è vincente", ha sottolineato il ministro.

"Stiamo lavorando per rimettere al centro il modello produttivo europeo, e di garantirlo anche con gli adeguati sostegni, anche nell'orbita di un allargamento del quadro geopolitico, di cui si sta discutendo in questi mesi", ha evidenziato il ministro Lollobrigida. "Dobbiamo creare le condizioni affinché sia garantito buon nutrimento a tutta le persone, anche a fronte della crescita demografica del pianeta. Su questo noi italiani possiamo fare la nostra parte, fornendo tecnologie e dando sostegno, prima alle nostre imprese e poi a quelle degli altri Stati".  

Quanto all'Italian Sounding "coglierò l'occasione per chiedere e attivare azioni per spiegare ai governi delle altre nazioni che noi difendiamo la denominazione dei nostri prodotti, l'indicazione dell'italianità dei prodotti nel nome delle nostre imprese, ma loro lo devono fare nel nome dei loro cittadini, che comprano alimenti pensando che rispondano alle caratteristiche delle produzioni italiane e invece non lo sono, e quindi nel nome dei cittadini devono attivare dei processi normativi che garantiscano la riconoscibilità dei prodotti".
"Non temiamo la trasparenza", ha concluso il ministro. "Quando c'è trasparenza il prodotto italiano conquista spazi di mercato e risulta anche giustificato un prezzo maggiorato rispetto a quello dei prodotti contraffatti. Vogliamo dare coraggio ai nostri ristoratori nel mondo e sostenere la loro scelta di non allinearsi sui prezzi. Se si tiene alta la qualità riusciamo promuovere le nostre attività e le produzioni di eccellenza".
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