Crediti incagliati, il sistema CNA scende in campo

 
Il Decreto Legge del 16 febbraio scorso approvato dal Consiglio dei Ministri ha comportato il blocco delle operazioni di cessione dei crediti senza prevedere alcuna soluzione riguardo il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi.

Dopo aver più volte richiesto al Governo un segnale concreto per poter risolvere questa emergenza, a un mese dall’avvio del tavolo a Palazzo Chigi, non si registrano progressi significativi. Il tempo è un fattore determinante per evitare pesanti riflessi economici e sociali. Per questo le realtà territoriali della Confederazione, regionali e provinciali, hanno evidenziato alle istituzioni locali l’emergenza crediti che rischia di portare al fallimento migliaia di imprese.

Un’azione sinergica dal Piemonte alla Sicilia, passando per Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo e Puglia, con richieste di incontro arrivate sui tavoli delle istituzioni locali per veicolare un unico e chiaro messaggio: intervenire tempestivamente per sbloccare i crediti incagliati. A rischiare il collasso è l’intero sistema economico e sociale italiano.

“La sottovalutazione di questo problema – si legge nella nota inviata alle istituzioni locali – rischia di condannare il nostro Paese a una brusca frenata e a un pericoloso crollo di fiducia. Una vera e propria bomba ad orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese: l’impossibilità di cedere sul mercato i bonus determina una carenza di liquidità nelle imprese di tutta la filiera delle costruzioni che le porterà, nel brevissimo, al fallimento”.

A incontrare le delegazioni territoriali sono stati i sindaci, i prefetti e gli assessori di Parma, Cuneo, Modica e gli esponenti delle regioni di Marche, Abruzzo e Emilia Romagna. In particolare, il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo il confronto con i rappresentanti della CNA regionale, si è impegnato a inviare una lettera al Governo con le richieste avanzate per sollecitare un intervento urgente. Ma sono ancora tante le richieste di confronto in attesa di una risposta.

 
Notizie dello stesso argomento
Trovati 47 record
Pagina
3
20/01/2025
Giappone, crollano gli ordini di macchinari nel settore privato
20/01/2025
Tregua a Gaza, primo scambio prigionieri-ostaggi: per Hamas manca una persona
17/01/2025
Via all'era Ita-Lufthansa, integrazione 'in tempi brevi'
17/01/2025
Tajani, spero che gli italiani in Germania non votino Afd
17/01/2025
Australian Open, Sinner-Giron: quel precedente fortunato di Jannik contro l'americano
17/01/2025
Guerriglia urbana' a Napoli per il cippo di Sant'Antonio
Trovati 47 record
Pagina
3