Consumatori e imprese, a marzo c’è fiducia
- di: Confcommercio
A marzo l’indice Istat relativo ai consumatori sale a quota 105,1, mentre quello delle imprese cresce a quota 110,2. Aumento di 1,3 punti nel commercio al dettaglio, più contenuto nei servizi di mercato (0,5 punti).
Dopo il risultato “misto” di febbraio (aumento per i consumatori, dato stabile per le imprese), a marzo l’Istat stima in aumento sia l'indice del clima di fiducia dei consumatori (da 104 a 105,1), sia quello relativo alle imprese che passa da 109,2 a 110,2. Per quanto riguarda i primi sono in crescita tutte le serie che compongono l'indice, a parte le opinioni sul risparmio. E tra i quattro indicatori calcolati a partire dalle stesse componenti, il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più consistenti (rispettivamente da 114,5 a 117,4 e da 97,6 a 99,5), mentre il clima personale sale da 100,5 a 101 e il clima futuro da 113,4 a 113,5.
Quanto alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i comparti: nelle costruzioni si passa da 157,2 a 159,1, nel commercio da 114,7 a 116, nella manifattura da 103 a 104,2, nei servizi da 103,3 a 103,8. Per questi ultimi sono in netto miglioramento tutte le variabili, salvo i giudizi sull'andamento degli affari nel comparto dei servizi di mercato, che peggiora lievemente, e quelli sulle vendite nel commercio al dettaglio che rimangono sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso. In base ai giudizi forniti dagli imprenditori sulle condizioni di accesso al credito bancario, l’Istat stima infine un peggioramento delle condizioni nel commercio al dettaglio e un miglioramento nei servizi di mercato.