Un passo alla volta, Stellantis prova a rimettersi in marcia in un 2025 che si annuncia difficile almeno quanto l'anno appena trascorso. Dopo una lunga pausa iniziata a dicembre, il gruppo automobilistico, guidato temporaneamente da un comitato sotto la presidenza di John Elkann, ha riaperto ieri lo stabilimento di Mirafiori. Un segnale positivo, anche se la produzione della Fiat 500 elettrica riparte con il freno a mano tirato: un solo turno attivo, con una capacità massima di 160 unità al giorno.
Stellantis riparte tra incertezze e speranze: riapre Mirafiori, Maserati anticipa i tempi
Ma è la linea Maserati a sorprendere. Il marchio del Tridente, in attesa di un piano di rilancio e in difficoltà sul mercato, avrebbe dovuto restare fermo fino al 3 febbraio. Invece, la produzione riprende prima del previsto. In due settimane saranno completate una trentina di vetture, grazie a una distribuzione mirata delle fasi di lavorazione: quattro giorni di attività nei reparti verniciatura e lastratura questa settimana, seguiti dal montaggio nella prossima. Poi, quasi certamente, le linee torneranno a fermarsi.
La ripartenza di Mirafiori, però, non spazza via i dubbi. La visibilità sulla produzione della 500 elettrica si ferma per ora a venerdì 31 gennaio. Stellantis smentisce un nuovo stop a febbraio, ma il futuro dipenderà dall’andamento degli ordini. Se la domanda non dovesse sostenere i ritmi di produzione, il fermo potrebbe durare pochi giorni, al massimo una settimana.
Negli altri stabilimenti italiani il quadro non è più rassicurante. A Cassino, dopo mesi di lavori sulle linee per l’introduzione dei nuovi modelli, la ripresa sarà graduale: lastratura e verniciatura inizieranno questa settimana, mentre la produzione entrerà a pieno regime solo dal 27 gennaio. A Melfi, invece, la produzione si è già interrotta giovedì e venerdì scorsi per la mancata consegna di motori elettrici, mentre Pomigliano è tornata operativa senza intoppi.
In Borsa, Stellantis continua a viaggiare in territorio positivo. Ieri il titolo ha chiuso in rialzo del 2,4%, toccando quota 12,85 euro a Piazza Affari. Gli investitori sembrano rassicurati dalle indiscrezioni secondo cui Donald Trump, tornato alla Casa Bianca, non imporrà dazi nel breve termine. Ma le scelte della nuova amministrazione americana stanno già lasciando il segno sulle strategie industriali del gruppo.
Stellantis, infatti, sta rivedendo la sua politica di elettrificazione per il Nord America. Secondo Mopar Insiders, il colosso automobilistico avrebbe deciso di cancellare il lancio del Ram 1500 Rev con batteria da 229 kWh, optando invece per una versione ibrida con range extender. Una decisione che riflette la necessità di adattarsi alle politiche meno favorevoli alla transizione ecologica e alla frenata della domanda di veicoli elettrici.
In questo clima di incertezza, Stellantis prova a tenere la barra dritta. Tra riaperture, stop improvvisi e mercati in fibrillazione, la sfida è mantenere in equilibrio produzione e domanda, senza perdere di vista le strategie a lungo termine.