Confcommercio: disagio sociale in netta diminuzione

 
Nello scorso mese di novembre il Misery Index Confcommercio si è attestato a quota 13,8, in calo di 1,2 decimi di punto rispetto alla precedente rilevazione di ottobre. Una riduzione notevole che significa un ritorno ai valori registrati nell’estate del 2019, sintesi del rallentamento dell’inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d’acquisto e di una lieve diminuzione della disoccupazione estesa.

Questa tendenza – sottolinea in ogni caso l’Ufficio Studi confederale – “non attenua le preoccupazioni sulla possibilità nei prossimi mesi di un peggioramento del Mic”. E in ogni caso, “in una fase in cui il rientro dell’inflazione è un elemento consolidato, che in prospettiva fornirà un contributo via via più contenuto alla tenuta o riduzione dell’area del disagio sociale, le dinamiche del mercato del lavoro assumono un ruolo cruciale”.

A novembre, dunque, i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati del 4,6% su base annua, un punto percentuale in meno rispetto al mese precedente. Una tendenza al rientro proseguita anche a dicembre, visto che secondo le prime stime il dato si attesterebbe al 4,4%. La disoccupazione estesa, da parte sua, è scesa all’8,3% (era 8,6% a ottobre).
 
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