Confartigianato: conduttori di mezzi, il 57% è difficile da reperire

 
La carenza di manodopera è una criticità di rilievo per il mondo dell’autotrasporto, coinvolto in una complessa transizione green.  L’analisi è contenuta nell’Elaborazione Flash ‘Trend e struttura delle imprese nell’autotrasporto merci: alcune evidenze‘ pubblicata in occasione dell’Assemblea di Confartigianato Trasporti del 16 dicembre 2023. Qui per scaricarlo. Nella Nota stampa per l’Assemblea alcuni dati dell’Elaborazione Flash su imprese, investimenti, costo dei carburanti e, appunto, carenza di manodopera.

Il report evidenzia che nel 2023 le imprese italiane hanno previsto 268.860 entrate per conduttori di veicoli a motore, di cui 153.120, pari al 57,0%, risultano di difficile reperimento, con un marcato aumento rispetto al 49,3% del 2022.

L’analisi territoriale evidenzia che tra le maggiori regioni – con oltre 10mila entrate previste – la difficoltà di reperimento più elevata e superiore alla media si riscontra in Veneto con il 66,1%, Emilia Romagna con il 65,4%, Toscana con il 65,4% e Piemonte – Valle d’Aosta con il 61,8%.

Tra le restanti regioni la quota di entrate difficili da reperire è superiore alla media in Trentino Alto Adige con il 71% – la quota più elevata tra tutte le regioni italiane –  Umbria con il 64,2%, Friuli Venezia Giulia con il 63,4%, Abruzzo con il 62% e Liguria con il 61,8%.

L’aumento della difficoltà di reperire personale per la conduzione dei veicoli è diffusa pressoché in tutte le regioni –  con una stabilità per Marche e Sardegna – e in particolare si osservano aumenti superiori ai dieci punti percentuali in Basilicata, Puglia, Trentino Alto Adige e Lazio.

I  contenuti del report – L’Elaborazione Flash contiene evidenze sulla struttura imprenditoriale del settore e la vocazione all’autotrasporto dei territori italiani. Dopo il focus sulla carenza di manodopera, con i dati sopra presenta, il report evidenzia che il caro-tassi rischia di frenare la transizione green delle imprese dell’autotrasporto. Nonostante la stretta monetaria in corso, si registra la resilienza degli investimenti in mezzo di trasporto. Sul costo dei carburanti viene esaminata la tassazione, con le accise sul gasolio più alte in Europa, e perimetrata la spesa per gli acquisti di prodotti energetici delle MPI del comparto. Inoltre, viene delineata la difficile fase congiunturale mentre si osserva una stabilizzazione dei prezzi praticati dalle imprese. Una analisi sui flussi di export evidenzia che le criticità nei rapporti con l’Austria sulla tratta del Brennero amplificano gli effetti della recessione tedesca e la bassa domanda dei paesi del Centro-Nord Europa. In un contesto di forte concorrenza, le micro e piccole imprese del comparto hanno reagito con una crescita della produttività delle imprese. Infine, il lavoro presenta il quadro territoriale dell’autotrasporto merci, con imprese e addetti per regione e provincia.
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