Confartigianato: Nel decreto ex Ilva necessarie risorse per le Mpi e misure per autotrasporto

 
Confartigianato esprime “grande preoccupazione” per il destino delle imprese che collaborano con Acciaierie d’Italia la cui situazione, nonostante i ripetuti interventi pubblici, “purtroppo non induce all’ottimismo” e “rischia di aggravare e compromettere ogni possibilità di recupero del contesto economico e sociale dell’area”.

Nel corso dell‘audizione svoltasi il 30 gennaio in Commissione Industria al Senato, che sta esaminando il decreto per il commissariamento dell’ex Ilva, i rappresentanti della Confederazione hanno evidenziato le difficoltà delle micro, piccole e medie imprese fornitrici di Acciaierie d’Italia, con particolare riferimento al settore dell’autotrasporto.

In particolare, Confartigianato ha indicato una serie di richieste, a cominciare da quella di “vincolare quota parte delle risorse stanziate con il decreto al pagamento integrale dei crediti vantati dalle piccole imprese fornitrici di Acciaierie d’Italia, anche, se necessario, aumentandone la dotazione”.

Tra le richieste anche quella di “assicurare non solo alle imprese di autotrasporto che operano con contratto diretto con Acciaierie d’Italia S.p.A. ma anche a quelle che abbiano operato in regime di sub-vezione la sospensione degli oneri previdenziali e fiscali per il periodo di amministrazione straordinaria”.

Confartigianato ritiene anche necessario prevedere lo stanziamento di una dotazione finanziaria ad hoc per il fondo di solidarietà bilaterale alternativo per l’artigianato (FSBA) per consentire l’erogazione di misure di sostegno al reddito dei lavoratori delle aziende artigiane dell’indotto Acciaierie d’Italia, sia operanti con contratto diretto sia in sub-appalto.

Particolare attenzione, secondo Confartigianato, dovrebbe essere riservata all’istituzione di un “tavolo permanente di confronto tra governance aziendale, commissari e associazioni di categoria” per garantire una gestione “trasparente e corretta” dei rapporti commerciali con le micro e piccole imprese fornitrici, a partire dal superamento dell’attuale meccanismo di aste al massimo ribasso per l’assegnazione dei lavori.
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