Commento IG Italia - Aumento tassi BCE di 25 punti base

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
La mossa della BCE di rialzare i tassi di interesse di 25 punti base era lo scenario con più elevate probabilità soprattutto dopo la pubblicazione qualche giorno fa dell’indagine sullo stato di salute del mercato del credito nell’Eurozona. La “bank lending survey” aveva mostrato un forte calo della domanda di prestiti da parte di famiglie e imprese a causa dell’aumento dei tassi, confermando che le manovre restrittive portate avanti dalla BCE stanno funzionando in modo corretto. L’inflazione rimane, tuttavia, molto elevata e nella conferenza stampa il governatore Lagarde ha ricordato come la lotta alle pressioni inflazionistiche non sia ancora terminata. La BCE manterrà il proprio posizionamento “dipendente dall’andamento dei dati macroeconomici” lasciando tuttavia intendere che, molto probabilmente, ci saranno ulteriori rialzi dei tassi di interesse nei prossimi mesi nel Vecchio Continente.

Manteniamo invariate così le nostre aspettative su due ulteriori incrementi del costo del denaro di 25 punti base in Europa nei prossimi mesi, escludendo, inoltre, la possibilità che ci possa essere un taglio dei tassi in Europa nel corso del 2023. Con i potenziali rialzi dei tassi a giugno e luglio, il tasso sui depositi dovrebbe raggiungere il 3,75% e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale il 4,25%. Crediamo infatti che nonostante i timori sulla crescita economica e sulle restrizioni nel mercato del credito le pressioni inflazionistiche siano troppo elevate. L’inflazione core (esclusi energetici ed alimentari) negli ultimi 6 mesi si è sempre mantenuta ben sopra il 5% quindi ben lontana rispetto ai valori desiderati dalla banca centrale e ben lontana da un sentiero verso il 2%. A preoccupare sono soprattutto i prezzi dei servizi che da tanto tempo continuano ad accelerare verso l’alto.  L’inflazione supply-side si è trasformata piano piano in un’inflazione demand-side.

Sui mercati la scelta dovish della Bce e i toni abbastanza hawkish del governatore Largarde si sono abbastanza compensati e l’interesse degli investitori si è concentrato soprattutto sulla crisi delle banche regionali Usa con nuovi candidati (PacWest) a un possibile intervento della FDIC.

 
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