Codici: il blocco di ChatGPT è un segnale preoccupante

 
Una posizione che non convince. È quella assunta dal Garante della Privacy su ChatGPT, che l’associazione Codici giudica in maniera negativa.

“Il blocco deciso dal Garante non convince – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e lo diciamo anche in riferimento ad un’altra questione che ha suscitato un grande dibattito. Con quello accaduto per TikTok e questo stop per ChatGPT non vorremmo che si stesse andando verso un nuovo oscurantismo. La tutela della privacy è fondamentale, ma decisioni come quella di bandire ChatGPT dal territorio italiano sono sbagliate. I servizi basati sull’Intelligenza Artificiale sono sempre più numerosi e diffusi, verificarne il funzionamento corretto è d’obbligo, così come fissare paletti in grado di tutelare dati e diritti. I rischi non mancano, così come i timori e questo accade sempre di fronte a novità importanti come quelle introdotte, ad esempio, da ChatGPT. Da qui a vietare un servizio, però, ce ne passa. Non è mettendo al bando un servizio che si risolvono i problemi. Per questo motivo ci auguriamo che l’incontro annunciato per oggi tra Garante della Privacy ed OpenAI segni l’apertura di un dialogo per risolvere le criticità sollevate sul trattamento dei dati e superare una situazione che, lo ripetiamo, al momento non tutela, ma danneggia”.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 50 record
Pagina
7
14/01/2025
Governo lavora a 'scudo penale' per forze dell'ordine, tre ipotesi in campo
14/01/2025
C'è l'accordo, un solo acquirente per rilevare La Perla
14/01/2025
Talk-show politici, l'indagine: fiducia tradita e spettacolo che polarizza
14/01/2025
"Mia nonna non voleva che facessi Mussolini": Luca Marinelli, una carriera tra premi e sfi...
14/01/2025
Ue, in Italia le tasse pesano sui prezzi alti dell'energia
14/01/2025
Influenza, verso boom casi: ecco l''influenzometro' per distinguere virus
Trovati 50 record
Pagina
7