Barbra Streisand, ottant’anni di talento caparbio e puro

- di: Barbara Leone
 
Ottanta candeline per il naso e la voce più belli del mondo. Quelli di Barbara Streisand, iconica cantante, attrice, regista, compositrice e chi più ne ha più ne metta. La divina Barbra, perché il suo nome va pronunciato rigorosamente così dal momento che lei stessa ha deciso di far elidere una A, ha infatti appena compiuto ottant’anni. Splendidamente portati, nonostante non abbia fatto mai un solo ritocco in tutta la sua vita. “Sono arrivata a Hollywood senza aggiustarmi il naso, i denti o il nome. Lo trovo molto gratificante”, ha sempre orgogliosamente dichiarato. A ragione, dal momento che l’avercela fatta a dispetto di ogni dominante stereotipo l’ha resa l’emblema stesso del riscatto di tutte le bruttine del mondo. Di più: la vendetta del brutto anatroccolo sul bellissimo cigno bianco. Perché diciamo la verità: la Streisand è sempre stata considerata bruttina dallo star system. Il brutto anatroccolo di Brooklyn, appunto. Ma lei se n’è altamente infischiata, e ha vinto. Ma ha vinto proprio tutto: cinque premi Emmy (il più importante premio televisivo a livello statunitense), un Tony Award per la sua carriera come attrice di teatro a Broadway, undici Golden Globe per le sue apparizioni e i suoi contributi cinematografici, un premio da parte dell’American Film Institute, dieci Grammy Award e due Premi Oscar. Giusto per citare i riconoscimenti più importanti. Senza contare gli oltre 240 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, che la rendono l’artista femminile più venduta di tutti i tempi. Numeri e premi che raccontano molto, ma non tutto di quest’artista straordinaria che più di ogni altra ha ridisegnato i confini del successo. La regina delle donne imperfette, che ha dato coraggio a milioni di donne imperfette, ha sfidato canoni e convinzioni diventando la più rivoluzionaria delle femministe senza esserlo. 

240 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, la rendono l’artista femminile più venduta di tutti i tempi

Dotata di straordinaria tenacia ed ironia, la divina Babs ha sempre avuto le idee ben chiare. Sin da quando, appena diciottenne, si esibisce nei locali gay del Greenwich Village per pagarsi gli studi di recitazione. Ma la sua voce è troppo bella e penetrante per passare inosservata. E così proprio durante una di queste serate viene notata da un produttore discografico. Dopo poco esce il primo disco: “The Barbra Streisand Album”. Ed è subito Grammy. E poi Broadway, il primo musical “Funny Girl” che diventa un film e le vale l’Oscar. Da lì in avanti per Babs la strada è tutta in discesa. Il resto è storia. Quella di un’artista dall’immenso talento caparbio e puro, che con coraggio e determinazione è riuscita a convincere lo spietato star system made in Usa che possono esistere tipi di bellezza diversi da quelli convenzionali. E che la bellezza costituisce qualcosa di più del semplice aspetto fisico. O meglio, che l’aspetto fisico può diventare bello solo se supportato da altre qualità. E scusate se è poco. Tutta la sua arte, dal cinema alla musica al teatro sino alla sua autobiografia tuttora in lavorazione, è un inno al valore e alla disperata volontà di non piegarsi ai conformismi ed alle assurde regole imposte dall’alto. Da vero Toro d’aprile qual è, la Streisand ha preso a testate lo specchio delle apparenze, ribaltando ogni regola estetica e mettendo ai suoi piedi proprio coloro i quali quelle regole le avevano dettato per anni. Tutte le donne dovrebbero esser grate alla divina Barbra. Al suo carattere, alla sua tenacia e alle sue lotte forse anche inconsapevoli, che però hanno davvero rivoluzionato nel profondo il mondo dello spettacolo e non solo. E allora auguri Babs, e grazie per la tua voce, per il tuo carattere e anche per il tuo naso.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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