B&C Speakers, risultati in forte crescita nel 2021: utile +210%, cedola a 0,32 euro

- di: Marco Tringali
 
Il CdA di B&C Speakers ha approvato i conti del 2021, chiusi con ricavi consolidati in crescita pari a 45,23 milioni di Euro (+ 41,5% rispetto ai 31,98 milioni di Euro del 2020).  B&C Speakers S.p.A. è uno dei principali operatori a livello internazionale nel settore della progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione di trasduttori elettroacustici ad uso professionale (i principali componenti delle casse acustiche per la riproduzione di musica, comunemente conosciuti come altoparlanti) destinati principalmente ai produttori di sistemi audio professionali finiti (OEM).

Portafoglio ordini di Gruppo a livello record di Euro 27,9 milioni (4,2 milioni al 31 dicembre 2020)
 
L'EBITDA del 2021 è risultato pari a 8,61 milioni di euro con un balzo del 68,1%, mentre l'utile complessivo dell'azienda è salito a 5,12 milioni di euro con una crescita addirittura del 210% rispetto all'esercizio precedente. La crescita del fatturato si è manifestata pressoché in tutte le aree in cui opera l’azienda. Numeri record per quanto riguarda il portafoglio ordini che, secondo quanto evidenziato dal comunicato ufficiale dell'azienda, si è attestato a 27,9 milioni di euro contro i 4,2 milioni riportati al 31 dicembre del 2020. La Posizione Finanziaria Netta complessiva è stata pari a Euro 3,9 milioni contro un valore positivo di Euro 0,59 milioni a fine esercizio 2020.  Il Consiglio di Amministrazione di B&C Speakers ha anche deliberato l'approvazione della proposta di distribuzione di un dividendo pari a 0,32 euro per azione, con data di stacco cedola al 2 maggio 2022.

Nonostante i maggiori costi relativi ai trasporti dovuti anche al ricorso straordinario ad importazioni dall'Estremo Oriente (soprattutto per quanto riguarda i magneti al neodimio), il gruppo B&C Speakers è stato in grado di realizzare delle performance migliori, mitigando l'impatto di queste criticità grazie un processo di ottimizzazione e di miglioramento dell'efficienza della struttura. Per questo motivo, il costo del venduto si è attestato su valori il linea con quello del 2020. Pur risultando in aumento rispetto ai dati del 2020, il costo per il personale indiretto è risultato meno incidente sul fatturato, passando dal 9,20% al 7,74% anche grazie all'aumento dei volumi produttivi e di vendita.

L’Ad del Gruppo, Lorenzo Coppini, in sede di commento ha evidenziato i progressi realizzati dall'azienda nonostante le difficoltà legate al periodo: “l’anno appena concluso ha visto una forte ripartenza della domanda del nostro mercato di riferimento che ci ha permesso di recuperare molto del terreno perso nel 2020, sia in termini quantitativi che qualitativi. I primi mesi del 2022 confermano le indicazioni di un recupero completo, se non addirittura di un superamento, dei valori ante Covid. Questo nonostante il quadro generale rimanga molto sfidante, a causa del significativo aumento dei costi dei semilavorati, nonché per la probabile destabilizzazione dell’economia mondiale come conseguenza della guerra in Ucraina.”
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