Anas, la nuova campagna contro le distrazioni alla guida
- di: FS News
“Quando sei alla guida tutto può aspettare”. È lo slogan del nuovo spot sulla sicurezza stradale della campagna “Guida e Basta” lanciata da Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, in collaborazione con MIT e Polizia di Stato. Un claim che è anche una raccomandazione ferma e decisa: no senza eccezioni alle distrazioni alla guida, ai comportamenti pericolosi, al mancato rispetto del Codice della Strada.
Il nuovo spot di Anas, diventato ormai un appuntamento annuale, è stato realizzato in tre versioni da 15, 30 e 45 secondi e sarà trasmesso a partire da venerdì 19 luglio, sui principali circuiti radio-televisivi nazionali, sul web e sui principali social network. Lo spot sarà presente anche sui profili social di Anas e Polizia di Stato: Facebook, Twitter, Instagram e sul canale Youtube.
Protagonisti dello spot sono tre influencer noti al pubblico dei social network: Vincenzo Schettini (La Fisica che ci Piace), Ruben Bondì (Cucina con Ruben) e Iris Di Domenico (Sono sempre Iris), ripresi mentre stanno per avviare la registrazione di un video. Immediatamente nello spot però la loro azione si blocca e rimane in stand by. In una seconda scena poi una ragazza ha appena parcheggiato: sgancia la cintura di sicurezza, esce e chiude l’auto con il telecomando, prende il cellulare dalla borsa, lo sblocca e comincia a guardarlo. In quel momento l’azione dei tre influencer si anima, riprende vita e si muove.
Nello spot, dunque, si sottolinea l’importanza di aspettare e fermare le proprie attività mentre si guida. Un messaggio che arriva direttamente dalle azioni dei tre influencer che fungono da esempio. In un’epoca di stimoli e messaggi visivi continui, ininterrotti, spesso prioritari a ogni costo, infatti, persino i protagonisti dello spot, che vivono e lavorano con visualizzazioni, connessioni, like e follower, si fermano, ribadendo l’importanza di aspettare e interrompere le proprie attività in momenti in cui la concentrazione deve essere massima, proprio come quando si è alla guida
«Ogni giorno le donne e gli uomini Anas si impegnano per garantire la sicurezza sui 32mila chilometri della nostra rete stradale – sottolinea Aldo Isi, amministratore delegato di Anas – il rispetto del codice della strada resta un valore fondamentale. Un dovere di ognuno di noi, ma anche un patrimonio da diffondere e condividere senza sosta. A partire dai nostri ragazzi e ragazze». L’amministratore delegato di Anas ricorda come «il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore come distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione. Né dobbiamo mai dimenticare come la prima causa di mortalità in Italia nella fascia 19-23 anni sia proprio l’incidentalità stradale».
«Questa iniziativa è in linea con le campagne di sensibilizzazione messe in campo dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza tramite la Polizia Stradale – evidenzia il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Prefetto Renato Cortese – per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità stradale e coinvolgere soprattutto i giovani con l’obiettivo di trasformare la visione della sicurezza stradale da obbligo a scelta consapevole. Raggiungere l’obiettivo zero vittime sulle nostre strade – sottolinea il Prefetto Cortese – è una sfida che pone al centro il rispetto della vita e della persona; la comunicazione può divenire un prezioso alleato che si affianca al lavoro di prossimità svolto sul campo dalla Polizia Stradale, in un’azione sinergica che amplifica e diffonde un messaggio chiaro: la sicurezza stradale è una responsabilità collettiva e ognuno di noi può fare la differenza, perché nessuno è immune dai rischi e la nostra sicurezza e quella degli altri dipende dalle scelte che facciamo ogni giorno, tutti i giorni».