Acciaio: trafilerie, marginalità e redditività in deciso miglioramento

 
Nel 2021 la redditività operativa complessiva delle trafilerie di acciaio ha fatto registrare valori in significativo miglioramento dopo la perdita del 2020; a giocare un ruolo determinante è stata la marginalità.

La crescita è stata superiore rispetto al resto del comparto della produzione dell’acciaio: il settore è tornato a una situazione molto migliore rispetto a prima della pandemia, con un’efficienza finanziaria analoga al 2019, che è però maturata in condizioni particolari e irripetibili come quelle del 2021 (deciso recupero della domanda dopo il crollo del 2020, prezzi a livelli record, inflazione stabile, tassi molto bassi). In questo secondo semestre d’anno, inoltre, la domanda è in rallentamento.

Questo, in sintesi, è ciò che emerge dall’analisi che siderweb – La community dell’acciaio ha effettuato su questo comparto della filiera siderurgica nazionale, basandosi sui numeri contenuti in Bilanci d’Acciaio 2022.

Lo studio di siderweb ha esaminato i bilanci di oltre 5mila imprese dell’acciaio, dalla produzione all’utilizzo, per fotografare la situazione economico-finanziaria e patrimoniale della filiera. Oggi a Lecco è stata presentata l’analisi incentrata sul comparto della trafilatura con il convegno “Energia, prezzi e domanda: tripla sfida per le trafilerie”, organizzato da siderweb – La community dell’acciaio in collaborazione con la Camera di Commercio di Como-Lecco e sponsorizzato da BPER Banca, Coface, Regesta, Caleotto e SAS Engineering and Planning.  

«È un piacere per siderweb tornare a Lecco, il cuore di un distretto e di una filiera fondamentali per il tessuto industriale del nostro Paese. Siamo convinti, e questo momento ne è un esempio, che il settore italiano dell’acciaio abbia bisogno di ragionamenti di filiera, di alleanze collaborative tra clienti e fornitori, nella consapevolezza che solo insieme sia possibile affrontare le sfide dei nostri giorni. Sfide che si sono ingigantite in questa seconda parte dell’anno: caro energia, inflazione, difficoltà di approvvigionamento di materie prime. E se il 2021 ha visto l’acciaio segnare risultati molto positivi, non dobbiamo dimenticare che sarà un anno pressoché irripetibile. Per queste ragioni, per continuare a essere punto di riferimento per gli operatori siderurgici nazionali, siderweb nel prossimo futuro intende realizzare nuovi contenuti e nuovi servizi attrattivi e utili anche per i settori a valle della filiera» ha dichiarato Paolo Morandi, amministratore delegato di siderweb.

«L’incontro odierno è un'occasione preziosa per confrontarsi sulle prospettive di un comparto importante per il nostro territorio come quello delle trafilerie, e più in generale del metalmeccanico, soprattutto in un momento particolare come quello che stiamo vivendo – ha evidenziato il vicepresidente della Camera di Commercio Como-Lecco, Lorenzo Riva -. I più recenti dati dell’Ufficio Studi camerale ci confermano la buona salute delle imprese del territorio: le imprese metalmeccaniche lariane sono oltre 4.200 e rappresentano il 6,3% del totale con un’incidenza per Como del 4,8% (23° posto nella classifica nazionale) e per Lecco del 9,1% (al vertice del podio italiano). A differenza di altri settori, nel metalmeccanico si nota un processo di progressiva concentrazione che porta a contare meno imprese (-350 negli ultimi 6 anni e mezzo) ma che occupano un numero maggiore di addetti (3.300 in più, di cui ben 800 negli ultimi 12 mesi).

Certamente la situazione contingente ha ripercussioni dirette e immediate sull'intero comparto. La crescita esponenziale dei costi di energia elettrica, gas e materie prime, queste ultime sempre più faticosamente reperibili nelle quantità e nei tempi utili ai ritmi di produzione, pesano sulle nostre aziende. Occasioni di confronto come quella di oggi, proposta da siderweb, costituiscono momenti importanti per riflettere e ragionare in anticipo sulle sfide che il metalmeccanico sarà chiamato ad affrontare permettendo a tutti di fare sistema e agire in maniera coordinata per cogliere al meglio le opportunità di sviluppo».
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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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