Rivolta utenti costringe Microsoft a fare dietro-front sugli aumenti di Xbox Live

- di: Emanuela M. Muratov
 
Sino a che punto un utente/cliente è disposto a sopportare aumenti di tariffe che ritiene ingiustificati, ma che si impone di sopportare per continuare a fruire di alcuni servizi? È una bella domanda, sulla quale però, d'ora in avanti, dovranno riflettere i vertici di Microsoft che, dopo avere annunciato l'aumento del canone di abbonamento per il servizio Xbox Live Gold (che consente di giocare on line), si sono ritrovati a dovere fronteggiare una rivolta in rete degli utenti, che li ha costretti a fare un dietro-front che ha del clamoroso. Probabilmente alla reazione dei clienti ha contribuito il fatto che l'annuncio sia giunto quando le restrizioni imposte dalla pandemia ha determinato un aumento delle persone che, costrette a casa, si svagano giocando on line.

Si tratta dell'ennesimo capitolo del complicato rapporto che le grandi società, fornitrici di servizi, hanno con i loro clienti, dai quali ritengono di potere chiedere molto per effetto di una fidelizzazione consolidata e che, spesso, dura da molti anni.

Ma questa volta il "ripensamento" di Microsoft ha qualcosa di clamoroso, dal momento che, davanti alla valanga di proteste, ha ammesso pubblicamente d'avere sbagliato, tornando sui suoi passi. Il tutto in meno di 24 ore dall'annuncio, a conferma che la rivolta degli utenti è stata massiccia quanto totalmente inaspettata.
"Oggi" - ha scritto Microsoft in un post sul suo blog, rivolgendosi direttamente al cliente - "abbiamo commesso un errore e hai fatto bene a farcelo sapere. Andare online e giocare con altre persone è una parte vitale dell'esperienza di videogiochi e abbiamo deluso i giocatori". Parole seguite dalla decisione di non modificare il prezzo degli abbonamenti per il servizio Xbox Live Gold.
Il malcontento (che forse sarebbe più corretto definire rabbia) appare giustificato, dal momento che, con l'aumento, un abbonamento annuale a Xbox Live Gold sarebbe raddoppiato, passando da 60 a 120 dollari. Un aumento che, nel tempo, avrebbe interessato inizialmente Stati Uniti ed altri Paesi, per poi essere probabilmente esteso all'immensa platea mondiale del servizio.

Il vecchio schema di abbonamento per gli Stati Uniti, che è stato quindi confermato, prevede una serie di scelte grazie alle quali fruire di uno sconto che consente di giocare con un esborso massimo di 59,99 dollari all'anno (contro i 9,99 dollari chiesti per un mese). Ma la rivolta in rete contro il raddoppio del canone ha spinto l'azienda a dovere ripensare il suo rapporto con i clienti, dai quali cerca ora di farsi personale. Quindi, ha reso noto, da oggi non sarà più necessario essere titolari di un abbonamento a Xbox Live Gold per giocare online ai giochi gratuiti offerti sul dispositivo, come Fortnite o Destiny 2 .
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