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Venture Capital: nel primo trimestre, raccolti in Italia 443 milioni. Voltolina: "Troppo pochi"

- di: Redazione
 
Venture Capital: nel primo trimestre, raccolti in Italia 443 milioni. Voltolina: 'Troppo pochi'
Secondo l'Osservatorio sul Venture Capital in Italia, ammontano a 443 i milioni di euro di investimenti raccolti con 108 round d’investimento nel primo trimestre del 2024 dal venture capital nel nostro Paese. Un risultato che è di 120 punti percentuali superiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Venture Capital: nel primo trimestre, raccolti in Italia 443 milioni. Voltolina: "Troppo pochi"

Un dato sicuramente positivo ma che rende dubbiosi diversi esperti del settore. Fra questi c'è Giovanna Voltolina, mid-cap investor (Arcaplanet, Deghi, ecc.) che ha commentato: "Questo primo quarto sia effettivamente determinato da due soli deal, ovvero Bending Spoon con 144 milioni di raccolta e MMI con 101 milioni raccolti, che da soli rappresentano ben oltre la metà della raccolta del periodo. Da osservare inoltre – continua Voltolina - come rispetto all’Europa, dove a leggere l’interessante report si evince come nel primo trimestre di quest’anno sono invece stati raccolti circa 12 miliardi di euro in 2.404 round, la fetta di torta tricolore con i suoi 443 milioni di raccolta è parecchio, per così dire - chiosa l’esperta - ‘sottile’ (3,7% circa)”.

“Non c’è dunque da essere soddisfatti rispetto a questi risultati – dichiara Giovanna Voltolina -  e il nostro paese deve fare molto di più in materia di attrazione dei capitali – riflette la mid-cap investor – neutralizzando in primis le barriere che ne impediscono l’afflusso, soprattutto la imprevedibile mutabilità della burocrazia italiana, nazionale e locale, e l’infrastrutturazione, connessione web inclusa, e soprattutto puntare sulle nostre Pmi made in Italy, vera ricchezza inespressa. Inoltre lavorare a distretti organizzati come vere e proprie ‘valley’. Se nostre Pmi, innovative o ‘tradizionali’, potessero o volessero, guardare al mercato mondiale dei capitali potrebbero davvero attrarre investimenti da tutto il mondo per finanziarsi, ammodernarsi, svilupparsi, crescere e decollare anche a livello internazionale, senza per questo perdere il controllo dell’azienda, laddove l’investitore oltre che apportare risorse finanziarie  può mettere a disposizione degli imprenditori le sue conoscenze e relazioni per sostenere e accelerare i loro progetti di crescita, facendo decollare il business dell’azienda in maniera molto marcata ed anche sostenibile”.
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