Vaticano al verde: Papa Leo lancia Peter’s Pence con video sprint

- di: Vittorio Massi

18/06/2025

Vaticano al verde: Papa Leo lancia Peter’s Pence con video sprint

Un minuto di speranza in Piazza San Pietro: il nuovo papa mobilita i fedeli per coprire un buco di 83 milioni €.
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Oggi il Vaticano ha scelto un linguaggio diretto ed emozionale: un video promozionale di appena un minuto, proiettato su maxi-schermi in Piazza San Pietro, per una chiamata senza precedenti alla generosità dei fedeli.

Un video che parla al cuore
Il filmato – con sottofondo di piano delicato – inizia con la fumata bianca che sancisce l’elezione di Papa Leo l’8 maggio, seguita dalle prime parole papali “Pace a voi tutti”, tra folla entusiasta. Continua con un invito chiaro: “Con la tua donazione a Peter’s Pence offri un supporto tangibile al primo passo del Santo Padre nel portare il Vangelo e aiutare chi è nel bisogno”.

Bilancio in rosso: oltre 83 milioni di deficit
Le ragioni del video? Il bilancio del 2024 ha chiuso in perdita: –83 milioni € . Ad aggravare la situazione c’è il deficit pensionistico stimato nel 2022 intorno ai 631 milioni €, con insiders che vedono un peggioramento da allora.
Non si tratta di una novità: già nel febbraio scorso Papa Francesco – prima del ricovero – aveva istituito la “Commissione delle donazioni della Santa Sede” con lo scopo di raccogliere fondi tra i fedeli, i vescovi e donatori esterni.

Peter’s Pence: tra entrate stagnanti e uscite da curia
Nel 2023 le donazioni a Peter’s Pence ammontavano a circa 48,4 milioni €, di cui oltre il 28 % dagli Stati Uniti. Ma le uscite hanno superato le entrate: spesi 103 milioni €, tra costi operativi e progetti caritativi .
Secondo l’associazione The Pillar: “il fondo ha speso oltre 109 milioni €, coprendo il gap con la vendita di patrimoni immobiliari e redditi da attivi patrimoniali”.
Solo 13 milioni € – pari al 12 % – sono stati destinati ad opere di carità in 76 paesi, mentre l’87 % è servito a finanziare la Curia.

Il contesto: crisi strutturale
Secondo l’AP, il Vaticano dipende da tre pilastri: donazioni (Peter’s Pence, contributi episcopali), investimenti (incluse partecipazioni immobiliari), e l’ingresso dai Musei Vaticani. Tuttavia, le donazioni sono in caduta: da picchi di ~101 milioni $ nel 2006 a circa 47 milioni $ nel 2020, per scendere ancora di un po’ nel 2023.
Gli introiti da proprietà – circa 5.400 beni – sono altrettanto bassi: solo 35 milioni € di profitto nel 2023, perlopiù da affitti. Eppure solo il 20 % degli immobili è affittato a canone di mercato .

Strategie in campo
Monetizzare il patrimonio immobiliare non redditizio è diventato urgente: venduti edifici come l’ambasciata di Tokyo, mentre altri beni inutilizzati sono in valutazione.
La commissione donazioni, istituita due settimane fa, mira a incanalare versamenti più strutturati (oltre a quello temporaneo, legato all’elezione papale). Tagli di spese e “disciplina finanziaria”: media Vaticani – costosi e multilingue – hanno ricevuto tagli e inviti a trovare fondi alternativi.

Un appello che vale più di un’ora
Con questo short film, Papa Leone si affida a ciò che più unisce: la speranza, l’emozione, l’azione concreta. Un messaggio chiaro: è ora di fare squadra, non solo pregare.
L’appello non punta solo al “sostegno passeggero”, ma ha l’ambizione di rigenerare un sistema finanziario stremato e restituire al Vaticano – com’è stato promesso – trasparenza, efficienza e missione.

Tags: vaticano, difficoltà, finanza, peter's pence, appello del papa a donazioni, deficit 2024 di 83 milioni di euro,

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