USA, Trump indagato a Manhattan per frode bancaria

L'avvicinamento di Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre 2020 continua a essere pieno di difficoltà: il presidente degli Stati Uniti sta infatti combattendo con i numeri (molto negativi) legati alla pandemia da Coronavirus e con le tensioni sociali che non si placano in tutto il paese.

Ora il POTUS deve fare i conti anche con problemi giudiziari perché, stando alla notizia data in anteprima dal sito internet del New York Times, a meno di tre mesi dal voto la procura di Manhattan avrebbe aperto un'indagine sulla sua azienda con l'accusa di frode bancaria. Un ampliamento notevole delle precedenti inchieste su eventuali reati fiscali del gruppo immobiliare e alberghiero che porta il nome dell'imprenditore nativo di New York City.

Trump ha già commentato duramente questa decisione in una conferenza stampa: "Si tratta solamente di un nuovo capitolo di caccia alle streghe" ha detto il presidente statunitense riguardo l'indagine che sarebbe stata decisa dal procuratore di Manhatta, Cyrus Vance Jr., notoriamente democratico e conosciuto per aver dato il via all'inchiesta che portò all'arresto dell'ex direttore del Fondo Monetario, Dominique Strauss Kahn.

Non si conoscono ancora abbastanza dettagli sul procedimento che riguarda l'azienda di famiglia di Trump lasciata ai figli Eric e Donald Jr. nel momento della sua elezione del 2016. La procura ha depositato nuovi atti sollecitando il Tycoon a consegnare le sue dichiarazioni fiscali e quelle dell'impresa per gli ultimi 8 anni.

Vance non ha specificato il focus dell'indagine ma ha chiarito che la procura ha una base legale per la richiesta della documentazione, con la conferma che il sospetto sia quello di frode nei confronti di banche e assicurazioni. Un nuovo e duro ostacolo per Trump che da adesso ha circa 90 giorni per risolvere anche questo problema e recuperare il largo vantaggio che Joe Biden, stando ai sondaggi, ha accumulato nei suoi confronti.