Usa: sempre più forti i timori che nel 2023 arrivi la recessione

- di: Redazione
 
Il timore che, l'anno prossimo, l'economia degli Stati Uniti entri in recessione si sta facendo sempre più strada, tanto che la maggioranza degli economisti americani lo dà quasi per scontato, dal momento che la Federal Reserve, con la sua politica di aumento dei tassi di interesse primario per cercare di arginare l'inflazione, sta creando le condizioni per una stagnazione.

Negli Usa cresce la paura per una possibile recessione nel 2023

L'ultimo grido d'allarme viene da sondaggio del Wall Street Journal condotto su un gruppo di economisti, che in larga maggioranza hanno detto di ritenere che nei prossimi mesi l'economia americana cadrà in recessione. A rendere più significativo il sondaggio è che la percentuale degli economisti intervistati che hanno detto di temere l'imminente arrivo della recessione sia stata del 63 per cento, mentre a luglio, per una indagine condotta sullo stesso argomento, era stata del 49 per cento.

Che non si tratti solo di previsioni lo conferma la notizia che l'utile del terzo trimestre di JPMorgan Chase è sceso del 17% rispetto all'anno precedente, ma soltanto perché la banca ha messo da parte circa un miliardo di dollari per coprire potenziali perdite in una recessione economica. Recessione che, ha detto e ripetuto in più occasioni il ceo di JPMorgan, Jamie Dimon, potrebbe arrivare in un intervallo molto breve, da sei a nove mesi.
La più grande banca degli Stati Uniti per asset ha registrato un profitto di 9,74 miliardi di dollari (cioè, 3,12 dollari per azione), in calo rispetto al profitto di 11,69 miliardi (3,74 per azione), dello stesso periodo dello scorso anno. I risultati hanno comunque superato le aspettative di Wall Street di 2,90 dollari per azione.

Secondo quanto reso noto dalla banca, a fronte dell'aumento di entrate e prestiti nel trimestre, qualsiasi profitto aggiuntivo realizzato rispetto allo scorso trimestre è stato cancellato dalle perdite su crediti.
Significativa la spiegazione che la banca ha dato del fatto di avere aggiunto 937 milioni di dollari alle sue riserve per perdite su prestiti (che si accantonano per coprire prestiti potenzialmente inesigibili), dicendo che la decisione riflette "gli aggiornamenti degli scenari macroeconomici dell'azienda". La banca ha anche addebitato circa 700 milioni di dollari in prestiti, in forte aumento rispetto all'anno precedente.
A livello di azienda, JPMorgan ha registrato un fatturato di 32,72 miliardi di dollari, rispetto ai 29,65 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente.
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