Usa: 9 milioni di persone in cerca di occupazione ma anche 9 milioni di posti di lavoro vacanti

- di: Brian Green
 
Più di nove milioni di americani, a maggio, hanno dichiarato di essere alla ricerca di un lavoro e di non trovarlo. Nello stesso periodo le aziende statunitensi hanno dichiarato di avere più di nove milioni di posti di lavoro da occupare, un livello record. Accade negli Stati Uniti dell'impetuosa ripresa economica dopo la crisi determinata dalla pandemia da Covind-19. Con l'economia che è tornata a correre, come mai, anche meglio del periodo precedente alla crisi sanitaria, il processo di abbinamento dei lavoratori licenziati a causa della pandemia ai posti di lavoro oggi non occupati si sta rivelando lento e complicato, in contrasto con i licenziamenti rapidi e decisivi che hanno seguito la fase iniziale della pandemia all'inizio del 2020 e che hanno messo sulla strada centinaia di migliaia di lavoratori, in soccorso dei quali è dovuto intervenire lo Stato federale, che ha erogato sussidi e misure di sostegno.

È un apparente paradosso: tante aziende, a fronte di una vasta massa di lavoratori rimasti senza una occupazione, non riescono a coprire i vuoti nei propri organici. Tutto questo nonostante il rapido aumento dei salari - che dovrebbe aiutare nella ricerca di lavoratori - anche quando il tasso di disoccupazione, al 5,9% a giugno , è ben al di sopra del tasso pre-pandemia del 3,5%. Il tasso di disoccupazione relativamente alto suggerisce un eccesso di offerta di lavoro che in teoria dovrebbe contenere i salari.

Questa situazione potrebbe essere d'impaccio per i politici. Le difficoltà del mercato del lavoro, infatti, potrebbero causare pressioni inflazionistiche tali da indurre la Federal Reserve a mettere fine alle politiche a basso tasso di interesse volte a sostenere la crescita. Nel lungo periodo, invece, il processo di abbinamento (lavoratori-posti vacanti) lento potrebbe avere dei vantaggi, lasciando i dipendenti nei posti di lavoro che preferiscono, determinando un'economia più efficiente.

Diversi fattori sono alla base di questa situazione
: molti lavoratori si sono trasferiti durante la pandemia e non si trovano più fisicamente laddove sono ora disponibili posti; molti hanno cambiato le proprie preferenze, ad esempio dedicandosi al lavoro a distanza, avendo scoperto i vantaggi della vita senza spostamenti; l'economia stessa si è spostata, portando a posti di lavoro in settori che non sono nei luoghi in cui vivono i lavoratori o si adattano alle competenze che hanno. Poi, i sussidi di disoccupazione estesi e gli assegni agevolati, nel frattempo, stanno dando ai lavoratori la possibilità di essere esigenti nella ricerca del prossimo lavoro.
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