USA: "Vaccino anti-Covid a fine ottobre". Svolta o mossa politica?

 
La ricerca di un vaccino contro il Coronavirus in tutto il mondo è entrata nella sua fase cruciale ma crescono le preoccupazioni da parte della comunità scientifica per la possibile politicizzazione di questo processo, con alcune nazioni (Cina e Russia) che hanno annunciato di aver già raggiunto lo stadio dell'approvazione per alcuni prototipi.

I tempi estremamente ristretti lasciano molti dubbi sull'efficacia reale di questi vaccini e la speranza di molti, espressa più volte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è che i governi non bypassino i protocolli di sicurezza in modo da approvare un prima un vaccino e di conseguenza aumentare il proprio consenso mettendo a rischio la salute dei cittadini.

Stando a quanto riportato dal New York Times e dal Wall Street Journal, l'amministrazione Trump avrebbe già messo in allerta gli Stati americani chiedendo loro di tenersi pronti per un'ampia distribuzione di un vaccino contro il Covid-19 già alla fine di ottobre.

La notizia sarebbe sorprendente e questo avvertimento sarebbe arrivato direttamente dal Centers for Disease Control and Prevention, che con una lettera ha chiesto ai singoli Stati e alle cinque città più popolose degli USA di prepararsi per distribuire questo nuovo vaccino al personale sanitario e alle fasce più a rischio: per questo viene richiesta anche la preparazione di strutture in cui le società già incaricate dall'esecutivo per distribuirlo potrebbero agire liberamente e in sicurezza.

Se il vaccino fosse efficace, si tratterebbe di una svolta epocale nella lotta alla pandemia da Coronavirus perché arriva dal paese più colpito sia in termini di contagi che in termini di decessi. Eppure i dubbi sono tanti, in particolare per le tempistiche: il sospetto più grande è che l'amministrazione Trump abbia accelerato per la diffusione di un vaccino in modo da rilasciarlo a fine ottobre, poco prima delle elezioni presidenziali di novembre.

I funzionari della CDC hanno smentito più volte pressioni da parte della Casa Bianca nel processo di approvazione del vaccino e va ricordato che gli Stati Uniti non partecipano all'iniziativa mondiale per la creazione del vaccino guidata dall'OMS dopo lo strappo che il presidente Trump ha causato con l'organizzazione pochi mesi fa.
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