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UNRAE: "Mercato dei veicoli commerciali in flessione del 16,1% a gennaio"

- di: Redazione
 
UNRAE: 'Mercato dei veicoli commerciali in flessione del 16,1% a gennaio'

La fotografia scattata da UNRAE relativa al mercato dei veicoli commerciali in Italia mostra una nuova flessione a gennaio, mese in cui sono stati immatricolati 15.040 veicoli, con un calo del 16,1% su base annua, per circa 2.900 unità perse. Quota che per i veicoli elettrici puri, è ferma al 2,7%.

UNRAE: "Mercato dei veicoli commerciali in flessione del 16,1% a gennaio"

Dati allarmanti, che portano UNRAE a sottolineare l'importanza di accelerare la diffusione di una rete di ricarica adeguata, attualmente del tutto insufficiente a livello europeo e a livello nazionale, oltre che l'introduzione di un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in infrastrutture di ricarica fast nei prossimi 3 anni.

Capitolo canali di vendita: i privati aprono l’anno con un lieve calo in volume e guadagnano 2,1 punti di quota, salendo al 17,3%. Le autoimmatricolazioni scendono al 7,0% di quota, cedendo 0,3 punti. Il noleggio a lungo termine perde 5,6 punti, scendendo sotto la soglia del 30% del totale mercato (29,8%).

Il noleggio a breve termine perde quasi la metà delle immatricolazioni e 2,1 punti di quota, scendendo al 3,7%, enti e società mantengono la prima posizione e, con una lieve flessione, guadagnano 5,9 punti di share, al 42,2%. Sul fronte delle motorizzazioni, in gennaio il diesel guadagna 2,3 punti e sale all’84,6% di quota.

Il motore a benzina cede appena 1 decimale, fermandosi al 4,0%. Il Gpl scende al 2,1% (-0,7 p.p.), il metano non immatricola veicoli, i mezzi plug-in si portano allo 0,2% di share. Come anticipato, recuperano i veicoli BEV, che passano dell’1,9% di un anno fa al 2,7% attuale, mentre i veicoli ibridi perdono 2,3 punti e coprono il 6,3% del totale. La CO2 media ponderata in gennaio scende dell’1,9% a 191,2 g/Km (rispetto ai 194,9 g/Km dello stesso periodo 2024).

Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE (nella foto) ha commentato: “È un dato positivo che si stia valutando l’introduzione di incentivi europei, ma è determinante fare presto per scongiurare il pericolo di un blocco della domanda. Inoltre, è ugualmente necessario introdurre con tempestività e chiarezza la revisione per le sanzioni per lo sforamento dei target sulle emissioni di CO2, per evitare il rischio di effetti irreversibili.” “Inoltre – prosegue il Presidente Crisci – per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica e rinnovo del parco circolante, a livello nazionale, devono essere stanziati fondi sufficienti per rivedere il regime fiscale in Italia, che è inadeguato e penalizzante rispetto a quello degli altri paesi europei”.

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