Tre Università, tre francobolli: l’omaggio del Mimit al sapere e alla formazione
- di: Barbara Leone
Nella suggestiva cornice della Sala Biblioteca di Palazzo Piacentini, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha presentato tre nuovi francobolli ordinari dedicati alla serie tematica "Le Eccellenze del Sapere". Un omaggio non solo simbolico, ma ricco di significato, che celebra l’amore per la conoscenza e l’impegno nella formazione delle giovani generazioni. Le emissioni filateliche onorano tre pilastri dell’istruzione italiana: l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che festeggia gli 800 anni dalla fondazione, e le Università degli Studi di Trieste e di Firenze, entrambe giunte al traguardo del centenario. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il sottosegretario con delega alla filatelia Fausta Bergamotto, oltre ai Magnifici Rettori dei tre atenei: il prof. Matteo Lorito (Università di Napoli), la prof.ssa Alessandra Petrucci (Università di Firenze) e il prof. Roberto Di Lenarda (Università di Trieste). Presenti anche rappresentanti di Poste Italiane e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Tre Università, tre francobolli: l’omaggio del Mimit al sapere e alla formazione
Nel suo intervento, il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza della cultura come elemento distintivo del nostro Paese: “Oggi, più che mai, dobbiamo valorizzare chi siamo e da dove proveniamo. Gli italiani sono riconosciuti a livello globale come grandi produttori di cultura per l’umanità: un differenziale che rende competitivo il nostro Made in Italy. Conoscenza, studio e scienza sono fondamentali, così come il contributo fornito dai nostri atenei e dai centri di ricerca”, ha dichiarato Urso.
Anche il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha posto l’accento sul valore simbolico del francobollo come strumento di memoria e connessione: “C’è un legame tra il valore simbolico del francobollo e il valore reale delle Università. Questo legame è essere insieme testimonianza del passato e, al tempo stesso, anche anticipatori del futuro, di come immaginiamo il futuro”, ha spiegato Bernini. “Ma non solo: così come l’alta formazione, il francobollo è simbolo di connessione tra persone. Ha un valore unico, un fascino unico, che è quello di raccontare storie, commemorare e celebrare anniversari e personalità. Ha una dimensione storica, culturale e artistica”, ha concluso.
I francobolli, stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in 250.020 esemplari ciascuno, sono stati progettati per celebrare la storia e l’identità di questi atenei. L’Università di Napoli “Federico II” è rappresentata attraverso una prospettiva della sua facciata principale, fondata il 5 giugno 1224 per volontà dell’Imperatore del Sacro Romano Impero. Il bozzetto, realizzato da Maria Carmela Perrini, include anche il logo dell’Ateneo, posto in alto a destra. L’Università di Firenze, anch’essa celebrata da un’opera di Perrini, raffigura l’ingresso del Rettorato, simbolo della storia centenaria di questa istituzione. Il logo dell’Ateneo è riprodotto in alto a sinistra. L’Università di Trieste, con un francobollo progettato da Paola Russo, presenta una rivisitazione del logo del centenario. L’illustrazione al tratto raffigura l’edificio centrale dell’Ateneo, con il numero “100” che sorge alle sue spalle come un sole, evocando la durata e la resilienza dell’istituzione.
La filatelia, come ha ricordato Bernini, non è solo un collezionismo nostalgico, ma una forma d’arte e di narrazione culturale. Questi tre francobolli rappresentano un ponte tra passato e futuro, rendendo tangibile il valore dell’educazione e della ricerca come pilastri della nostra società. Con questo gesto simbolico, l’Italia celebra il sapere, l’arte dell’insegnamento e la passione di chi apprende, unendo storia e innovazione in un messaggio universale di speranza e progresso.