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Leonardo Maria Del Vecchio rivoluziona il lusso: acquisito il Gruppo Twiga

- di: Marta Giannoni
 
Leonardo Maria Del Vecchio rivoluziona il lusso: acquisito il Gruppo Twiga
La Commissione Europea ha annunciato l’intenzione di rinviare di un anno, al 2027, l’implementazione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM). Questa decisione mira a concedere alle imprese europee più tempo per adeguarsi alle nuove normative ambientali.

Esenzioni per le piccole e medie imprese
Oltre al rinvio, la Commissione propone di esentare dall’obbligo di acquisto dei certificati di carbonio le aziende che importano meno di 50 tonnellate di prodotto all’anno, con l’eccezione dei settori dell’elettricità e dell’idrogeno. Questa misura è pensata per alleggerire il carico burocratico e finanziario sulle piccole e medie imprese, che rappresentano una minima parte delle emissioni totali coperte dal CBAM.

Dichiarazioni ufficiali
Wopke Hoekstra (foto), Commissario Europeo per il Clima, ha dichiarato: “La nostra analisi ha rilevato che il 97% delle emissioni coperte dal CBAM è prodotto dal 20% delle aziende coinvolte”. Questa osservazione sottolinea l’importanza di focalizzare gli sforzi sulle grandi imprese maggiormente responsabili delle emissioni.

Iter legislativo e prossimi passi

La proposta della Commissione dovrà ora essere esaminata e approvata dal Parlamento Europeo e dagli Stati membri dell’UE. Se accettata, le nuove regole entreranno in vigore nel 2027, sostituendo le attuali disposizioni che prevedevano l’inizio dell’obbligo di acquisto dei certificati CBAM nel 2026. Durante il periodo transitorio, iniziato il 1° ottobre 2023, le aziende sono tenute a riportare le emissioni incorporate nei prodotti importati, senza obbligo di pagamento.

Contesto internazionale
Questa decisione dell’UE arriva in un momento in cui anche altri Paesi stanno valutando l’introduzione di meccanismi simili. Il Regno Unito, ad esempio, ha annunciato l’intenzione di implementare un proprio CBAM a partire dal 2027, un anno dopo l’entrata in vigore prevista per l’UE. Queste iniziative riflettono un crescente impegno globale nella lotta al cambiamento climatico e nella riduzione delle emissioni di gas serra.

Implicazioni per le imprese
Le aziende europee e gli importatori sono invitati a monitorare attentamente l’evoluzione di queste normative e a prepararsi per l’entrata in vigore del CBAM nel 2027. È consigliabile valutare l’impatto potenziale sulle proprie operazioni e considerare strategie per ridurre le emissioni, al fine di mitigare eventuali costi aggiuntivi legati all’acquisto dei certificati di carbonio.
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