Unioncamere e Anpal: "Cresce il fabbisogno di giovani e lavoratori immigrati"

- di: Barbara Bizzarri
 

Il Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, registra un incremento della domanda di lavoro pari a quasi 59mila unità rispetto a marzo 2022 (+16,3%) e 143mila unità sul corrispondente trimestre 2022 (+12,6%): inoltre, sono più di 417mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo e circa 1,3 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio. Aumenta anche la richiesta di lavoratori immigrati, attestandosi a quasi 79mila entrate mentre erano poco più di 60mila nel marzo 2022.

Unioncamere e Anpal: "Cresce il fabbisogno di giovani e lavoratori immigrati"

Complessivamente, l’industria è alla ricerca di 135mila lavoratori per il mese corrente, destinati a crescere fino a 385mila unità nel trimestre marzo-maggio. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di 87mila lavoratori nel mese e di 249mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro riguardano le industrie della meccatronica che ricercano 23mila lavoratori nel mese e 64mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche (18mila nel mese e 52mila nel trimestre) e da quelle alimentari (11mila nel mese e 32mila nel trimestre). Si mantiene elevata anche la richiesta proveniente dal comparto delle costruzioni: 48mila i contratti di assunzione programmati per marzo e 136mila fino a maggio. Per quanto riguarda i settori del terziario sono 283mila i contratti di lavoro che le imprese intendono attivare a marzo e oltre 891mila quelli previsti nel trimestre marzo-maggio. Il turismo offre, invece, le maggiori opportunità di impiego nei servizi con oltre 70mila lavoratori ricercati nel mese e 261mila nel trimestre, seguito dal commercio (57mila entrate programmate nel mese e 165mila nel trimestre) e dai servizi alle persone (43mila nel mese e 132 nel trimestre).

La quota di assunzioni di difficile reperimento, in salita del 6,3% rispetto ad un anno fa, si attesta al 47,4%, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono i settori legno-arredo (59,2%), costruzioni (58,5%), metallurgia (58,3%), tessile-abbigliamento-moda (58%).

Rispetto a un anno fa, sono aumentate le opportunità di assunzione per i giovani “under 30”, che sfiorano le 132mila unità, pari al 31,6% delle entrate complessive previste dalle imprese, in crescita del +3,4% rispetto a marzo 2022. Si distinguono ICT, industrie della carta e stampa, commercio, servizi finanziari e assicurativi e industrie meccatroniche, perché ricercano giovani per oltre il 40% dei contratti da attivare. La quota di assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a immigrati si attesta sul 18,8% delle entrate complessive, in crescita del 2% rispetto al 16,8% di marzo 2022. Logistica, servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, industrie metallurgiche, industrie del legno-arredo e costruzioni sono i settori in cui la richiesta di lavoratori immigrati è superiore del 20% alla quantità di ingressi programmati.

Il flusso delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo determinato (215 unità; 51,4% del totale), seguono i contratti a tempo indeterminato (88mila; 21,2%) e quelli in somministrazione (45mila; 10,7%). Per quanto concerne il profilo territoriale, è da sottolineare l’elevato mismatch riscontrato dalle imprese nel Nordest,  per cui sono difficili da reperire circa il 54% dei profili ricercati, con picchi del 59,1% per il Trentino-Alto Adige.

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