Empowerment femminile, UniCredit presenta la terza edizione di ‘Women Onboarding’

- di: Barbara Bizzarri
 

Valorizzare il talento e la leadership femminile è una delle priorità di UniCredit che, dopo il successo consolidato delle scorse edizioni di Women ONboarding, replica l'iniziativa nel 2023, estendendo ulteriormente la platea di riferimento e arrivando ad un numero complessivo di imprenditrici PMI pari a 64, numero raddoppiato rispetto alla prima edizione. Questa edizione coinvolge non solo le donne membri degli Advisory Board UniCredit e delle PMI clienti, ma anche mentor appartenenti alla Territorial Community di UniCredit e al Network femminile GammaDonna, partner del progetto già negli scorsi anni, e che in questo nuovo percorso si avvale della presenza di Valentina Parenti.

Empowerment femminile, UniCredit presenta la terza edizione di ‘Women Onboarding’

Nel 2022, il tasso di occupazione femminile ha continuato a migliorare, seppur con un divario di crescita rispetto al corrispondente dato maschile, toccando quota 51,6% a fine anno e segnando così un nuovo record dopo quello già toccato a fine 2021: l’obiettivo è, dunque, facilitare il dialogo tra il mondo imprenditoriale e quello femminile, e offrire alle donne delle nuove generazioni imprenditoriali gli strumenti necessari per la crescita professionale e personale.

 

 Remo Taricani, Deputy Head of UniCredit Italy, ha dichiarato: "Supportare le donne nei loro percorsi lavorativi è una naturale conseguenza del nostro impegno volto a costruire una società più equa e giusta per clienti, dipendenti e comunità in cui operiamo. Vogliamo essere dei catalizzatori dell'empowerment delle donne e dei giovani, annullando il gender gap e offrendo all'imprenditoria femminile gli strumenti necessari per competere".

 

L'evento di lancio di questa terza edizione, coinciso anche con la prima sessione di formazione, ha visto come ospiti Annalisa Areni, Head of Clients strategies di UniCredit; Alessandra Rocchi, Head of Advisory Board & Territorial Plans UniCredit, che ha condotto i lavori della giornata e Alessandra Lanza, Senior Partner di Prometeia che ha presentato un osservatorio sull'imprenditoria femminile prodotto per UniCredit e Giuseppe Meli, coach, mentor trainer di Menslab che con il suo Team seguirà le nostre protagoniste nelle loro sessioni di mentoring. A fine percorso, si terrà un evento in presenza, al quale parteciperanno tutte le donne della Community Women OnBoarding.

 

Dai dati desunti, l’Analisi Prometeia rileva che la presenza femminile è in aumento nelle PMI innovative e, a livello complessivo, il 2022 vede una sostanziale stabilità dell'incidenza delle imprese a guida femminile sul tessuto imprenditoriale italiano: il 22,2%, pari a oltre 1,3 milioni di aziende, è costituito da imprese femminili (22,1% l'incidenza nel 2021). Un risultato significativo nonostante, a causa della pandemia, il calo di 6 mila unità, a fronte di oltre 40 mila le imprese maschili andate perse lo scorso anno. Resta invariata la distribuzione dell'imprenditoria femminile per tipologia di impresa: più alta nelle ditte individuali (il 28%) e più bassa nelle società di capitali (il 18%), con le società di persone in posizione intermedia e allineate al dato complessivo (21%). La presenza femminile è, invece, in forte aumento nelle nuove tipologie di imprese: PMI innovative e soprattutto Start Up vedono una costante crescita delle imprese a guida femminile, giunta al 9% e al 16% delle rispettive forme societarie. Dal punto di vista geografico, il Centro-Sud si conferma il territorio a maggior tasso di femminilizzazione, anche se con risultati di segno opposto a seconda della tipologia di attività: è calata l'occupazione indipendente, ma è cresciuta quella complessiva, mentre al Centro è aumentato il peso delle Start Up ma è calato quello delle PMI innovative.

 

Un ambito in cui si esprime la crescente imprenditorialità femminile e la forte sensibilità ai temi sociali è quello dell'economia sociale. Un mondo di oltre 360 mila imprese e istituzioni che già oggi evidenziano, rispetto alle imprese tradizionali, una maggior rilevanza dell'occupazione femminile, prossima al 60%, anche in posizioni manageriali (oltre una dirigente su quattro) e in cui si è registrato un vero e proprio boom di aperture di Start Up guidate da donne: nel 2022 sono state il 38% delle Start Up con vocazione sociale, una quota raddoppiata rispetto al 2019.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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