Analisti d’accordo: Unicredit sarà la regina del M&A nel 2021

- di: Giuseppe Castellini
 
Sul Risiko bancario una sola cosa, al momento, appare certa: nel secondo semestre 2021 la protagonista sarà Unicredit. In quale direzione, se nella fusione con Mediobanca di cui si parla tanto, o se nell’acquisizione di Montepaschi, o se ancora nell’integrazione con Banco Bpm o nell’acquisizione di Carige, questo è ancora tutto da vedere.
Le posizioni degli analisti, infatti, concordano sul fatto che Unicredit sarà in Italia, con la gestione del nuovo Ceo Andrea Orcel, al centro del M&A nel secondo semestre 2021, ma si dividono – anche radicalmente - sulle direzioni che prenderà l’Istituto di Piazzale Gae Aulenti. Insomma, chi dà per già certa la fusione tra Unicredit e Mediobanca (che, va ricordato, tra le tante cose porterebbe in dote anche una decisiva posizione strategica in Generali) potrebbe restare deluso.

Un quadro di incertezza, quello delle previsioni degli analisti, che emerge anche da un articolo dell’Ansa che ha messo a confronto tre analisi: quella di Equita (investment bank indipendente), quella di Redburn (equities broker in Europe) e quella di Intesa Sanpaolo.
L’Ansa riporta a questo proposito che nella Morning Note di Equita si afferma, relativamente alla fusione tra Unicredit e Mediobanca, come “possa essere sensata, in quanto darebbe forte impulso alla crescita della divisione Corporate & Investment banking di Unicredit, oltre a permettere di acquisire quote di mercato nel consumer banking e maggiore esposizione al Wealth Management, riducendo la volatilità dei risultati” di Unicredit.

Ma Redburn avverte, informa sempre Ansa, che la fusione con Mediobanca è resa meno probabile dal fatto che, sebbene, “le sinergie di capitale potrebbero anche essere rilevanti in quanto l’attuale deduzione della quota di Generali da Mediobanca potrebbe scomparire in un’integrazione, tuttavia l’alto premio che Mediobanca potrebbe chiedere, la necessità di fare affidamento sull’ avviamento per finanziare i costi di integrazione e una possibile acquisizione del Monte dei Paschi rendono meno probabile” l’ipotesi della fusione Piazzetta Cuccia e Piazzale Gae Aulenti.

Infine il punto di vista di Intesa Sanpaolo che, riporta Ansa, valuta “più interessante una potenziale integrazione (di Unicredit, ndr) con Banco Bpm”, anche se Intesa Sanpaolo mette rileva che “entrambe le opzioni”, cioè anche quella con Mediobanca, “non si escludono a vicenda". Intesa Sanpaolo, inoltre, reputa “molto meno interessante la potenziale acquisizione di Carige”, mentre “la possibilità di un tie-up con Mps non può essere esclusa in questa fase”.
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