Unicef Italia celebra i suoi primi 50 anni di attività, a sostegno di bambini e bambine nel nostro Paese e in giro per il mondo. Si è tenuto a Tivoli un evento celebrativo di questo anniversario, alla presenza della Presidente dell’Unicef Italia Carmela Pace, del Direttore generale Paolo Rozera, del Portavoce nazionale Andrea Iacomini.
Unicef Italia: 50 anni di attività per aiutare i bambini nel mondo
Carmela Pace, Presidente dell’Unicef Italia, ha commentato: “Quest’anno, come Unicef Italia, celebriamo i nostri 50 anni di impegno per i bambini in Italia e nel mondo. In questi anni, grazie al supporto degli italiani abbiamo raccolto e trasferito quasi 1,7 miliardi di euro ai programmi dell’Unicef, fondi che hanno contribuito a vaccinare, curare, proteggere, istruire milioni di bambini. Questo significa aver fatto la differenza. L’Unicef Italia continuerà a lavorare senza sosta perché ancora oggi troppi bambini hanno bisogno del nostro aiuto e sostegno”.
“In questi cinque decenni” - ha proseguito la Presidente - “abbiamo lavorato con grande tenacia per costruire una cultura dell’infanzia basata sui diritti sanciti dalla Convenzione ONU del 1989. Moltissimi sono stati i protagonisti che hanno contribuito alla crescita dell’Unicef e del Comitato Italiano: i membri fondatori, i volontari di tutta Italia, le istituzioni, i nostri Ambasciatori e Testimonial, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, la Polizia di Stato, i club service (il Kiwanis International), i rappresentanti delle amministrazioni locali, i donatori, gli educatori, i cittadini, personalità illustri del mondo artistico, culturale, campioni sportivi, media, aziende e tanti partner. A tutti loro e a tanti altri che hanno lavorato per promuovere e tutelare i diritti dei bambini va il più grande riconoscimento. Nonostante siano passati 50 anni dalla nostra fondazione, i bambini hanno più che mai bisogno del nostro sostegno. Dalla diffusione di virus come il COVID-19, ai nuovi conflitti come in Ucraina e in Medio Oriente (che si aggiungono a quelli ormai datati come in Siria e Yemen); dalla salute mentale al cambiamento climatico, oggi i bambini devono affrontare vecchie e nuove sfide che mettono in pericolo le loro vite”.