Tre giorni sold out, 3mila presenze e un pubblico giovane animano San Francesco al Prato: scienza, imprese e scuole spingono sull’energia pulita, dalle comunità energetiche alla città dei 15 minuti.
Foto: (un momento dell'ultima giornata di EcoSanfra 2025).
Perugia ha fatto centro. La seconda edizione di EcoSanfra ha riempito l’Auditorium di San Francesco al Prato per tre giorni, chiudendo con quasi 3.000 presenze e una sequenza di eventi tutti esauriti. Al centro, “Fratello Sole”: non un simbolo, ma il filo che ha unito divulgazione scientifica, politiche pubbliche e scelte quotidiane.
Un festival che fa sistema
EcoSanfra è un progetto che mette in rete organizzatori, istituzioni e imprese, con una programmazione concentrata, temi chiari e ospiti di livello. Il risultato è un format agile che parla a famiglie, studenti, professionisti e amministratori.
Scienza, ragazzi, famiglie
Le scuole hanno fatto la differenza: cinque istituti coinvolti e sale piene per i format dedicati agli under-18. Tra i momenti più partecipati, lo spettacolo per bambini di Mario Acampa, che ha portato in scena un linguaggio ibrido tra teatro e divulgazione. “Far passare l’ecologia dal gioco è il modo più diretto per farla entrare nella vita di tutti i giorni”, ha spiegato dal palco.
Mancuso e l’intelligenza verde
La lectio di Stefano Mancuso sull’intelligenza delle piante ha coniugato ricerca e applicazione: efficienza, risparmio, biomimesi come bussola per città e filiere. L’acustica dell’Auditorium ha amplificato l’effetto “wow” su un pubblico trasversale.
Dalle comunità energetiche al mix del futuro
Dialoghi molto concreti su comunità energetiche rinnovabili, regole e incentivi, e sulla pianificazione al 2050. Spazio anche al confronto – franco e informato – sul ruolo del nuovo nucleare nel mix europeo, tra sicurezza degli approvvigionamenti e tempi autorizzativi.
I partner della transizione
La presenza del mondo associativo e delle imprese dell’energia ha creato un ponte tra attivazione civica e investimenti. Percorsi educativi continui e progetti di autoconsumo e efficienza sono emersi come leve chiave, in linea con Agenda 2030.
Il servizio pubblico e la generazione che sale
Il servizio pubblico ha fissato una rotta: “È fondamentale stimolare nei giovani la consapevolezza del valore della natura… La Rai è per la pace e la cura del pianeta”. Una linea che chiede contenuti, nuovi linguaggi e continuità.
2026: “Madre Terra”
Il testimone passa già alla prossima edizione: “Madre Terra” approfondirà l’uso consapevole delle risorse, l’agricoltura che cambia e l’abitare resiliente. Se i numeri resteranno questi, Perugia può candidarsi a laboratorio permanente della transizione green.