La Commissione Ue spinge per un caricabatterie universale

- di: Redazione
 
La Commissione Europea vuole approfittare di questa era pandemica di grandi affari tra i Ventisette - acquisto congiunto di vaccini, fondo di recupero multimilionario, debito congiunto - per porre fine una volta per tutte a una delle questioni più ingombranti del vita quotidiana dei suoi cittadini: la ricarica dei dispositivi elettronici nei Paesi dell'Ue.

La commissione ha presentato oggi una proposta di regolamento per "armonizzare l'interfaccia di ricarica" dei telefoni cellulari e altre apparecchiature simili "in modo che possano essere ricaricate utilizzando una presa di ricarica comune". L'obiettivo è che tutti i telefoni cellulari e gli altri dispositivi commercializzati nel territorio dell'Unione Europea siano compatibili con un caricabatterie USB di tipo C, connettore già diffuso in molti dispositivi per tutti i cellulari

Il testo della Commissione propone al Consiglio e al Parlamento europeo, i co-legislatori dell'Ue, di modificare una direttiva del 2014 sulla commercializzazione delle apparecchiature radio in modo che includa il requisito che "i telefoni cellulari e dispositivi radio simili, se possono essere ricaricati tramite cavo di ricarica, sono dotati di presa USB Type-C".

La Commissione europea spinge per l'introduzione di caricabatterie universali nei Paesi dell'Ue

La proposta aggiunge che se questi dispositivi richiedono carichi a tensioni superiori a 5 volt o correnti superiori a 3 ampere o potenze superiori a 15 watt, sarà necessario per loro incorporare il protocollo di comunicazione di ricarica USB Power Delivery, una tecnologia standard per grandi- apparecchiature di formato., come i laptop, che è in grado di identificare le esigenze dei diversi dispositivi e consente una ricarica più rapida ed efficiente.

"Questa tecnologia USB PD è già ampiamente integrata",
ha affermato il commissario per l'Industria e il mercato interno, Thierry Breton, nell'aspetto in cui ha presentato l'iniziativa. "Sappiamo che funziona molto bene, è molto sicuro e si trova su un buon numero di smartphone". Breton ha anche spiegato che la proposta mira a porre fine all'imposizione di alcuni produttori che vendono il dispositivo elettronico insieme a un caricabatterie su base obbligatoria. La Commissione prevede che questa iniziativa, che significherà che un caricabatterie non dovrà necessariamente essere acquistato ogni volta che si acquista un prodotto elettronico, farà risparmiare 250 milioni di euro.

Il testo presentato tiene conto anche dei futuri sviluppi tecnologici e si impegna all'armonizzazione rispondendo "al progresso", compresa la possibilità di ricarica wireless. E si propone di evitare che gli utenti finali "sia obbligati ad acquistare un nuovo dispositivo di ricarica ogni volta che acquistano un nuovo telefono cellulare o un'apparecchiatura radio simile".
Apple, produttore di cellulari iPhone, che non utilizza questo tipo di connessione, sarebbe una delle grandi aziende colpite. "Siamo ancora preoccupati che una regolamentazione severa che impone un singolo tipo di connettore soffochi l'innovazione invece di promuoverla, il che danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo", si legge in una nota raccolta da Reuters.

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