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Meloni tenta la mediazione, ma la maggioranza si spacca sulla crisi ucraina

- di: Matteo Borrelli
 
Meloni tenta la mediazione, ma la maggioranza si spacca sulla crisi ucraina
La recente disputa tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha innescato reazioni contrastanti all’interno della coalizione di governo italiana, evidenziando divergenze significative tra la Lega e Forza Italia riguardo alla politica estera e al sostegno all’Ucraina.

La Lega sostiene la linea di Trump
Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha espresso apertamente il suo sostegno alla posizione di Trump, sottolineando l’importanza di lavorare per la pace e criticando i toni bellicosi dell’Unione Europea. Salvini ha dichiarato: “Da Ue toni bellici, lavorare con Usa per la pace” . Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esponente di spicco della Lega, si è allineato con la posizione di Trump, rafforzando la coesione interna al partito su questo tema.
 

Forza Italia invita alla prudenza
In contrasto, Forza Italia, rappresentata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha adottato una linea più cauta, invitando alla prudenza e alla responsabilità nelle relazioni internazionali. Tajani ha sottolineato la necessità di mantenere la calma e di evitare escalation che possano compromettere la stabilità europea. Ha affermato: “Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili”.

L’appello di Meloni all’unità occidentale
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (nella foto con il premier britannico Keir Stammer), ha cercato di mediare tra le diverse posizioni all’interno della maggioranza, enfatizzando l’importanza dell’unità tra gli alleati occidentali. Meloni ha proposto un vertice immediato tra Stati Uniti, Unione Europea e altri alleati per discutere in modo franco delle sfide attuali, a partire dalla situazione in Ucraina. Ha dichiarato: “Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà” . 

Le reazioni dell’opposizione
Le forze di opposizione hanno colto l’occasione per criticare la gestione della crisi da parte del governo. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha condannato l’atteggiamento di Trump nei confronti di Zelensky, definendolo un atto di “bullismo istituzionale”, e ha esortato Meloni a prendere una posizione chiara a sostegno dell’Ucraina e della democrazia europea. Schlein ha dichiarato: “Trump ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore in un’imboscata, che è puro bullismo istituzionale contro il presidente Zelensky” . Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha evidenziato la debolezza dell’Unione Europea nella gestione della crisi e ha criticato l’apparente irrilevanza dell’Italia nello scenario internazionale. Conte ha sottolineato la necessità di un negoziato che tuteli Kiev e ha lamentato la mancanza di una posizione forte da parte dell’Italia . 

In luce le fratture 
La crisi ucraina sta mettendo in luce le fratture all’interno della maggioranza di governo italiana, con la Lega e Forza Italia su posizioni divergenti riguardo al sostegno all’Ucraina e alle relazioni con gli Stati Uniti. La leadership di Giorgia Meloni è chiamata a un delicato esercizio di equilibrio per mantenere la coesione interna e garantire una posizione unitaria dell’Italia nello scenario internazionale. Le prossime settimane saranno cruciali per valutare la capacità del governo di navigare attraverso queste tensioni e contribuire attivamente alla ricerca di una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina.

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