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Putin propone negoziati diretti a Istanbul: apertura o manovra?

- di: Marta Giannoni
 
Putin propone negoziati diretti a Istanbul: apertura o manovra?
Il Cremlino rilancia il dialogo con Kiev, ma l’Occidente resta scettico e chiede un cessate il fuoco immediato.
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Il presidente russo Vladimir Putin (foto) ha annunciato l’intenzione di riprendere i negoziati diretti con l’Ucraina, proponendo un incontro a Istanbul il 15 maggio. La proposta arriva in un momento di crescente pressione internazionale, con l’Occidente che chiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato.

Una proposta senza precondizioni
Putin ha dichiarato che la Russia è pronta a partecipare a colloqui “senza precondizioni”, con l’obiettivo di “eliminare le cause profonde” del conflitto e raggiungere una “pace duratura”. Ha inoltre espresso fiducia nella possibilità di ripristinare relazioni costruttive con gli Stati europei, nonostante le attuali tensioni.

La reazione dell’Occidente
La proposta di Putin è stata accolta con cautela dai leader occidentali. Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito l’iniziativa “un primo passo, ma non sufficiente”, sottolineando che un cessate il fuoco incondizionato dovrebbe precedere qualsiasi negoziato. Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito il suo impegno a lavorare con entrambe le parti per porre fine al conflitto, definendo la giornata “potenzialmente grandiosa per Russia e Ucraina”. 

Le condizioni di Mosca
Nonostante l’apertura al dialogo, Mosca mantiene ferme alcune condizioni: la neutralità dell’Ucraina, l’esclusione dalla NATO e il riconoscimento delle quattro regioni contese sotto controllo russo. Queste richieste sono state al centro delle trattative interrotte nel 2022 e rappresentano ancora oggi punti critici per Kiev. 

Il contesto internazionale
La proposta di Putin arriva dopo che i leader di oltre 30 Paesi, tra cui Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, hanno richiesto un cessate il fuoco di 30 giorni a partire da lunedì, minacciando nuove sanzioni in caso di rifiuto da parte di Mosca. La Russia ha respinto l’ultimatum, definendolo “rozzo” e accusando l’Occidente di utilizzare un linguaggio offensivo e ultimativo.

Prospettive future
L’incontro proposto a Istanbul potrebbe rappresentare un’opportunità per riavviare il dialogo tra le parti. Tuttavia, le divergenze sulle condizioni preliminari e la mancanza di fiducia reciproca rendono incerto l’esito dei negoziati. L’Occidente continua a chiedere un cessate il fuoco immediato, mentre Mosca insiste su garanzie che Kiev considera inaccettabili.
La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando che il nuovo tentativo di dialogo possa portare a una soluzione pacifica e duratura del conflitto.

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