Ucraina: centinaia ebrei chiedono a Israele di accoglierli

- di: Redazione
 
Gli ebrei che vivono lontano da Israele sanno che, quando hanno la percezione di un pericolo imminente, possono sperare di tornare nella terra delle loro origini. Sta accadendo la stessa cosa in queste ore, con gli ebrei residenti in Ucraina che, mentre echeggiano le deflagrazioni dei bombardamenti indiscriminati dei militari russi, stanno cercando di avviare le pratiche per essere accettati in Israele.
Lo scrive oggi il sito del quotidiano israeliano Haaretz, dicendo che dalle prime ore di giovedì, quando l'attacco e l'invasione russi erano da poco scattati, l'Agenzia Ebraica è stata "inondata" di richieste da parte di ebrei che cercavano di fuggire dall'Ucraina per Israele. Secondo fonti citate dal quotidiano (uno dei più autorevoli del Paese), nella maggior parte dei casi le richieste sono presentate da persone che avevano già avviato la pratica, che perà è ancora in corso d'istruzione.

Centinaia di ebrei cercano di lasciare l'Ucraina sperando nell'accoglienza di Israele

I funzionari dell'Agenzia Ebraica, a Gerusalemme, stanno ricevendo molte telefonate di soldati in servizio nelle forze armate d'Israele giunti da soli da tempo dall'Ucraina, ma con i familiari rimasti nel Paese d'origine. Chiedono che vengano organizzati dei voli speciali per portare in Israele gli ebrei che vogliono fuggire dalle città ucraine sotto attacco. Per potere essere accettati da Israele i richiedenti devono, secondo la Legge sul ritorno, essere in grado di dimostrare di avere almeno un nonno ebreo. Una procedura che richiede una documentazione corposa e per la quale occorrono, spesso, molti mesi.

Ma, in considerazione del precipitare della situazione in Ucraina, il governo israeliano e l'Agenzia ebraica potrebbero attivare procedure più veloci, in grado di consentire agli ebrei d'Ucraina di uscire subito dal Paese. Si stima che circa 200.000 ucraini possano immigrare in Israele secondo la legge sul ritorno. Solo circa un quarto di loro è considerato ebreo in base alla legge, cioè figli di madri ebree. Il ministro dell'Integrazione Pnina Tamano-Shata ha dichiarato che "siamo pronti ad accettare migliaia di immigrati ebrei dall'Ucraina".

La situazione è in veloce evoluzione, tanto che ieri, riferisce ancora Haaretz, poco dopo l'inizio dell'invasione, l'Agenzia Ebraica e la Compagnia Internazionale di Cristiani ed Ebrei hanno istituito una linea telefonica speciale per rispondere alle domande degli ebrei in Ucraina che cercano di lasciare il Paese per Israele, così come per i loro parenti in Israele. Circa l'85% dell'immigrazione dall'Ucraina negli ultimi anni è stata gestita attraverso la Fellowship, un'organizzazione filantropica che raccoglie fondi dai cristiani evangelici.

Infatti domenica, quando la guerra era ancora temuta, ma non ancora cominciata, sono arrivati in Israele - uno da Kiev, l'altro da Odessa- due voli dall'Ucraina a bordo dei quali c'erano 100 ebrei - gli ultimi prima dell'invasione - che avevano visto accettata la richiesta di ammissione. I voli sono stati pagati dalla Fellowship e dall'Agenzia Ebraica. La chiusura dello spazio aereo in Ucraina impone agli ebrei che intendono fuggire di raggiungere via terra Paesi confinanti da dove partire per Israele.
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