• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

L’Intervento / La faccia feroce dell’America

- di: Bruno Chiavazzo, giornalista e scrittore
 
L’Intervento / La faccia feroce dell’America
L’avvento di Donald Trump alla Casa Bianca ha tolto la maschera all’America di Biden, Obama, Clinton e al mito della democrazia americana, fatta di pesi e contrappesi. Oggi l’America è Trump, che dallo Studio Ovale firma decreti a raffica, compiaciuto e ripreso dai maggiori network, senza la minima critica. Anzi, l’Associated Press, una delle maggiori agenzie di stampa mondiali, che si è rifiutata nei suoi “take” di modificare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, secondo il diktat di Trump, non è più ammessa alla Casa Bianca. Le altre testate hanno fatto pippa e continuano tranquillamente a diffondere il verbo del Comandante in capo.
La retorica che per anni ha esaltato il potere del giornalismo d’inchiesta, capace di far dimettere presidenti in carica, è come il ragazzino di fronte al re nudo. Gli oligarchi della Silicon Valley hanno comprato tutto quello che c’era da comprare: giornali, tv, siti di news, e il ritmo da ballare lo decidono all’ombra delle Trump Towers.
Questi non scherzano. Lo ha detto senza mezzi termini J.D. Vance, il vice di Trump, a Monaco, ai leader europei: “C’è un nuovo sceriffo in città. O vi adeguate o siete fuori”. Lo stesso linguaggio di Wyatt Earp all’OK Corral. Perché, alla fin fine, loro sono questi: cowboy, coloni, banditi, cercatori d’oro. Il loro passato è il loro presente.
C’è la scena finale del film Cogan - Killing Them Softly del 2012, dove Brad Pitt, killer a pagamento, sta parlando con l’uomo che lo ha assoldato per eliminare una persona in un bar. Quest’ultimo vuole ridurre il compenso pattuito, mentre in tv c’è Obama che parla di comunità americana, di ideali, di democrazia. Brad Pitt guarda Obama e dice: “Ma di quale comunità parla? Io vivo in America, e in America sei sempre solo. L’America non è una nazione, l’America è affari, e adesso pagami!”.
È la stessa logica di Trump sull’Ucraina. “Se volete l’aiuto americano, dovete pagare quello che vi abbiamo già dato con gli interessi. Adesso basta. Tratto io con Putin, che in fondo non ha tutti i torti”. La stessa logica che sottende alle offerte di acquisto del Canada e della Groenlandia. Tutto ha un prezzo, basta mettersi d’accordo, come Brad Pitt e il suo mandatario.
In tutto questo, l’Europa ha lo stesso ruolo del pianista e della tenutaria nei saloon-bordelli del Far West: quello di allietare e di non disturbare quelli che giocano a poker con la pistola sul tavolo.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 30 record
Pagina
4
15/12/2025
Shock alla Brown University dopo il massacro: 2 morti, 9 feriti
Sparatoria alla Brown University durante gli esami: due studenti uccisi, nove feriti. Un f...
15/12/2025
Hong Kong, Jimmy Lai colpevole: la stretta che riscrive la città
Condanna per collusione e sedizione: il processo simbolo che segna Hong Kong tra sicurezza...
15/12/2025
Da Bondi a Washington: la scia globale dell’odio antiebraico
Dall’attacco antisemita di Bondi Beach alle aggressioni in Europa e USA: cronologia, dati,...
14/12/2025
Spari a Bondi Beach durante festa ebraica: Sydney sotto shock
Sparatoria a Bondi Beach durante Hanukkah: panico, fermi e maxi-operazione della polizia. ...
14/12/2025
Trump ed Epstein: il caso riapre ferite e fa crollare il consenso
Il caso Epstein torna a pesare su Trump: nuove foto, file in uscita e il sondaggio Reuters...
14/12/2025
Epstein files, la Svezia si scuote: c’è la principessa Sofia
Email del 2005, inviti ai Caraibi e la risposta della Corte reale: ricostruzione completa ...
Trovati 30 record
Pagina
4
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720