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Trump: Gli Stati stiano con l’America nella rivoluzione dell’AI. Ma niente tasse alle aziende Usa

- di: Jole Rosati
 
Trump: Gli Stati stiano con l’America nella rivoluzione dell’AI. Ma niente tasse alle aziende Usa
Il presidente Donald Trump (nella foto con il vicepresidente Vance) ha recentemente dichiarato che le nazioni desiderose di partecipare alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale (IA) devono schierarsi con gli Stati Uniti. In un post sul suo social network Truth, Trump ha evidenziato come l’economia digitale americana sia più grande di molte nazioni e ha sottolineato che la capitalizzazione di mercato di alcune aziende tecnologiche statunitensi supera quella di interi paesi europei.
La nostra incredibile economia e l’innegabile spirito americano hanno consentito la creazione delle maggiori aziende tecnologiche al mondo”, ha affermato Trump. “La nostra economia digitale è più grande di molti paesi, e la capitalizzazione di mercato di una delle nostre aziende supera quella di un paese europeo”. Ha inoltre criticato i governi stranieri per aver tassato e multato le aziende tecnologiche americane, dichiarando: “Questo finirà ora. I paesi che vogliono partecipare alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale devono scegliere di stare con l’America, non contro di noi”.
Queste dichiarazioni seguono l’annuncio di “Stargate”, una joint venture tra Oracle, OpenAI e SoftBank, presentata alla Casa Bianca il 21 gennaio scorso. Il progetto prevede un investimento fino a 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per sviluppare infrastrutture di IA negli Stati Uniti. Il presidente Trump ha descritto l’iniziativa come “il più grande progetto infrastrutturale di intelligenza artificiale della storia” e ha sottolineato l’importanza di mantenere l’IA all’interno del paese per competere efficacemente con nazioni come la Cina. 
Inoltre, Trump ha espresso preoccupazione per l’avanzamento dell’IA cinese, in particolare dopo il lancio di DeepSeek, un’IA sviluppata da una startup cinese. Ha definito questo sviluppo come un “campanello d’allarme” per l’industria statunitense, esortando le aziende americane a concentrarsi sulla competizione per mantenere la leadership nel settore. Nonostante le turbolenze nei mercati tecnologici globali causate dall’emergere di DeepSeek, Trump ha visto positivamente la possibilità di raggiungere risultati tecnologici simili a costi ridotti, incoraggiando le aziende statunitensi a seguire questo esempio. 
Le dichiarazioni di Trump arrivano in un momento di tensione tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea riguardo alla regolamentazione dell’IA. Durante un vertice a Parigi sull’intelligenza artificiale, gli Stati Uniti e il Regno Unito si sono rifiutati di firmare la dichiarazione finale che promuoveva una tecnologia aperta, regolamentata, inclusiva, sicura e democratica. Il vicepresidente americano, J.D. Vance, ha affermato che gli Stati Uniti cercano di evitare una “regolamentazione eccessiva” per mantenere il loro primato nell’IA, preferendo politiche di crescita piuttosto che di regolamentazione. 
Questa posizione riflette un approccio più aggressivo da parte dell’amministrazione Trump nel proteggere e promuovere le aziende tecnologiche americane, esortando le nazioni alleate a unirsi agli Stati Uniti nella corsa globale all’innovazione nell’intelligenza artificiale.

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