Boom e flop nelle trimestrali: tra grandi sorprese e delusioni inattese, ecco le storie che fanno discutere.
Il mercato sotto i riflettori
La stagione delle trimestrali del secondo trimestre 2025 ha acceso i riflettori sui mercati: tra società che hanno stupito positivamente e altre che hanno deluso le aspettative, si delineano tendenze interessanti. L’indice S&P 500 dovrebbe registrare una crescita degli utili su base annua del +5,0%, il tasso più basso dal quarto trimestre 2023 e ben al di sotto del +9,4% stimato a fine marzo. Inoltre, il margine netto previsto scende al 12,3% (contro il 12,7% del trimestre precedente), confermando una tendenza al ribasso.
Il sentiment degli analisti è stato “tagliato” durante il trimestre, con revisioni negative diffuse: l’EPS bottom-up è calato del -4,2% tra marzo e giugno, più del calo medio storico (-3,0–3,2%).
Settori in ribasso (e qualche sprazzo di fiducia)
- Energia: spicca il calo del settore, con EPS stimati in diminuzione del 25,6% su base annua e fatturati in rosso (-9,9%) a causa del crollo del prezzo del petrolio (da 80,66$ a 63,68$ al barile tra Q2 2024 e Q2 2025).
- Consumer discretionary: invertito il trend: EPS rivisti al ribasso del -7,3%, con un declino atteso del -5,2%. Giganti come Amazon, Tesla e GM sono protagonisti di revisioni negative.
- IT e Communication Services: le uniche luci in fondo al tunnel nell’S&P 500. L’IT cresce del +16,6% (spinta dai semiconduttori a +33%) e Communication vola del +29,5%, trainata da Warner Bros. Discovery.
Le “stelle” del trimestre: Apple e Delta
- Apple: dopo due trimestri di sorprese positive, la società registra un Earnings ESP del +4,30% — un indicatore che anticipa ulteriori risultati sopra le aspettative il 31 luglio. “Nei due trimestri precedenti, abbiamo battuto le stime del +2,48% e +1,69%”, ha dichiarato un portavoce.
- Delta Air Lines: è attesa una nuova sorpresa positiva: l’EPS consensus prevede 1,97$, ma le revisioni recenti hanno portato l’EPS ESP a +0,84%, grazie a risultati superiori nel trimestre precedente (+15%, 0,46$ contro 0,40$). “Siamo fiduciosi nella nostra traiettoria operativa”, ha dichiarato il management.
Strategie e reazioni del mercato
- S&P 500: sulla base delle guidance, 59 aziende hanno segnalato previsioni negative contro 51 positive, un dato inferiore alla media storica. Gli analisti prevedono una crescita cumulata del +9,1% per l’intero 2025 e un +7,5% di potenziale upside sull’indice nei prossimi 12 mesi.
- PEAD: il fenomeno del “post-earnings-announcement drift” resta controverso: il legame tra sorpresa di utili e rendimento azionario non è così netto a livello di singola azienda.
Commento alla tendenza
Il quadro attuale racconta di un mercato alla ricerca di conferme analitiche: EPS in calo, margini compressi e aspettative prudenti. Tuttavia, i segmenti tecnologico e dei servizi continuano a mostrare forza, segno che l’innovazione e il digitale restano pilastri anche in fasi di rallentamento macroeconomico.
Società come Apple beneficiano di un robusto posizionamento competitivo, mentre settori ciclici dovranno affrontare venti contrari, a partire da Energia e Consumo discrezionale.
Mix tra luci e ombre
Il secondo trimestre 2025 offre un mix tra luci e ombre: l’indice S&P mostra una crescita contenuta (+5%), i margini sono compressi, ma tra i big emergono protagonisti come Apple e Delta.
Attenzione alla reazione post-trimestrale: storie come PEAD ci ricordano che la reazione del mercato non è sempre immediata e può riservare opportunità per chi osserva con strategia.
Per monitorare i prossimi trimestri: tener d’occhio il 31 luglio (Apple) e il 10 luglio (Delta), con ulteriori trimestrali in arrivo la settimana dell’11 luglio per l’S&P.