Trentino, dolore in volo e ferita all’economia del cielo
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

Due vite spezzate, una comunità sconvolta e un cielo che diventa improvvisamente minaccioso. L’incidente dell’ultraleggero precipitato a San Martino di Castrozza, costato la vita a un pilota esperto e al suo passeggero, ha colpito nel profondo non solo le famiglie coinvolte ma l’intera valle. Il dolore è palpabile: il volo doveva essere un momento di bellezza, di libertà, di condivisione. Invece, si è trasformato in tragedia. Attorno a questo lutto si stringono le istituzioni locali, il soccorso alpino, gli operatori del settore e i cittadini. Ma mentre il dolore domina il presente, già si fanno sentire le ripercussioni su un comparto economico delicato e vitale: quello del volo turistico alpino.
Trentino, dolore in volo e ferita all’economia del cielo
Il turismo del cielo, fino a pochi anni fa considerato marginale, è oggi un tassello strategico dell’economia montana. A San Martino di Castrozza, come in molte località trentine, i voli panoramici in ultraleggero rappresentano una voce importante dell’indotto: attraggono appassionati, generano reddito per i campi di volo, creano sinergie con strutture ricettive, servizi tecnici, accompagnatori, videomaker. La tragedia rischia ora di minare un equilibrio ancora fragile, con le prime cancellazioni già segnalate da alcune agenzie turistiche locali e un clima di incertezza che potrebbe durare tutta la stagione.
Sicurezza, reputazione e ricadute
La sicurezza, in questi contesti, non è solo una responsabilità tecnica: è anche un capitale reputazionale. Il rischio è che la percezione di pericolo associata all’incidente faccia ombra su un’intera offerta territoriale costruita su esperienza, emozione, bellezza. Il danno potenziale è duplice: immediato, in termini di prenotazioni, e strutturale, in termini di fiducia. Gli operatori chiedono da subito chiarezza: sulle cause, sulla formazione, sulla manutenzione dei velivoli. Alcuni propongono un osservatorio permanente tra Enac, regioni alpine e associazioni del settore, per aggiornare le linee guida e sostenere una crescita ordinata e responsabile.
Il contesto normativo e le attese del comparto
Il settore del volo ultraleggero, regolato da norme specifiche ma meno stringenti rispetto all’aviazione civile tradizionale, si trova ora sotto i riflettori. In gioco non c’è solo la sicurezza, ma anche la possibilità di continuare a operare in un contesto di fiducia pubblica. Gli investimenti già effettuati da molte realtà locali – scuole di volo, hangar, centri di addestramento, portali di prenotazione – sono legati a doppio filo alla credibilità del sistema. Ecco perché l’incidente di San Martino di Castrozza impone una riflessione ampia, che superi l’emozione e si traduca in scelte concrete.
Vicinanza e rilancio: una sfida condivisa
Nel dolore, il Trentino sa dimostrare il meglio di sé: comunità compatte, istituzioni reattive, volontari pronti a tutto. Ma il passo successivo dovrà essere collettivo e lungimirante. Le montagne non sono soltanto uno sfondo: sono un ecosistema vivo, dove anche il cielo è risorsa. Occorre rilanciare l’offerta turistica legata al volo con strumenti nuovi: più trasparenza, più formazione, più attenzione alla comunicazione pubblica. Solo così si potrà trasformare il lutto in responsabilità e preservare una parte preziosa dell’identità economica e culturale delle nostre valli.