La nostra biblioteca: Jean-Philippe Toussaint - La chiave Usb - Prima del Qatargate, meglio del Qatargate

- di: Diego Minuti
 
La coincidenza è troppo evidente per non essere casuale, ma ''La chiave Usb'', del belga Jean-Philippe Toussaint sembra essere stato scritto in queste settimane, quando è esploso il ''Qatargate'' perché questo romanzo ha troppi apparenti punti di contiguità con lo scandalo scoppiato dentro e fuori il Parlamento europeo, con ''partecipazione straordinaria'' anche di un manipolo di nostri connazionali.

Jean-Philippe Toussaint - La chiave Usb - Prima del Qatargate, meglio del Qatargate  

Eppure ''La chiave Usb'' (Amos - pag.176 - 14 euro) che apparentemente, ma ''solo'' apparentemente, è profetico, è stato pubblicato per la prima volta in francese nel 2019, quando del ''Qatargate'' di oggi non c'erano ancora tracce, anche se il suo meccanismo non era certamente sconosciuto, perché i gruppi di pressione c'erano allora (ma anche molto tempo prima). Questo perché, essendo il Parlamento europeo un luogo di potere (come lo sono quelli nazionali), dentro e intorno ad esso nasce, cresce e si pasce una fauna composita, fatta di personaggi che hanno un obiettivo, proprio o su mandato di altri, e si adoperano con ogni mezzo per raggiungerlo.

Sono i lobbisti che ti parlano e blandiscono, con il mai nascosto obiettivo di convincerti che quel che dicono merita attenzione e quindi appoggio. Una massa di persone che, sino a ieri (ora la presidente Metsola, dopo lo scoppio dello scandalo, dice di volere imporre nuove regole) si agitavano, tessendo rete di connessioni e relazioni, toccando loro numeri nell'ordine delle migliaia. Tutto regolare, sino a quando la voracità non ha il sopravvento e si compiono errori di sottovalutazione del ''nemico'', nel caso del Qatargate i pubblici ministeri belgi. La chiave Usb del titolo è fondamentale nello sviluppo del romanzo, che ha tutte le caratteristiche del giallo, ma si muove in una dimensione quasi di realtà virtuale, con certezze che non sono tali; con una vita che corre veloce, ma che non dà punti di riferimento temporali.

Il protagonista, Jean Detrez, è un personaggio che Toussaint tratteggia quasi evitando di definirne i contorni, virando su un grigio descrittivo perché, da buon funzionario europeo, di tutto sembra essere fornito meno che del normale pulsare della vita. Perché quel che fa, e come lo fa, lo pone in una condizione in cui controlla, verifica, ma al tempo stesso anche lui è un ''oggetto'', che altri guardano per portarlo dentro un meccanismo oscuro in cui tutti lavorano per sé stessi e hanno obiettivi che non possono fallire. Detrez capisce, finge, agisce, mentre intorno a lui la vicenda si involve in un continuo inseguirsi di vicende e personaggi. Una trama avvincente, che si avvale di un registro di scrittura di altissimo livello.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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