Torino, stop al fumo all’aperto: 100 euro di multa per i trasgressori

- di: Barbara Bizzarri
 

Svolta a Torino per fumatori e non: il Consiglio comunale ha appena approvato una modifica del regolamento di polizia urbana che vieterà di fumare (anche le sigarette elettroniche!) nei luoghi aperti a meno di cinque metri da altre persone. La proposta di modifica è stata presentata dal consigliere Silvio Viale e ha ottenuto l’approvazione di 21 consiglieri con due astenuti e nessun contrario. Il capoluogo piemontese si accoda quindi alle città italiane ed europee che hanno introdotto il divieto di fumare all’aperto: a Milano, per esempio, il divieto è stato introdotto il 19 gennaio del 2021 e riguarda le aree aperte e un raggio di dieci metri (nel 2025 sarà esteso a tutte le aree pubbliche, mentre adesso è limitato a fermate dei tram, parchi, stazioni, cimiteri, stadi e oratori). Un’ordinanza simile è stata emessa anche dal Comune di Modena. Divieto anche in spiaggia per gli 8 km di arenile di Bibione, dove dal 2019 è vietato fumare sotto l’ombrellone, mentre ci si può accendere una sigaretta nei chioschi dove non c’è un divieto e nelle aree dedicate.

Torino, stop al fumo all’aperto: 100 euro di multa per i trasgressori

“Si tratta di una questione culturale e di rispetto - ha commentato Viale -. Quella di allontanarsi quando si fuma è una cosa che si fa già per buona educazione. Il fumo rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche e questa misura favorirà un consumo più consapevole. E spero che possa aumentare anche la responsabilità verso l’abbandono di mozziconi. Questa nuova norma dà un indirizzo culturale tutelando la libertà sia di chi fuma sia di chi non fuma”.

Dal canto suo, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, dai microfoni di ToRadio, afferma: “La città di Torino non è la prima, lo hanno già fatto altre città e credo altre lo faranno. Si tratta di rispettare coloro che non fumano e in qualche modo promuovere una cultura che vede il rispetto degli altri al centro. Il regolamento che è stato modificato ieri dal Consiglio comunale prevede una sanzione, come tutti i regolamenti: auspico che tenda a prevalere il ragionevole buonsenso e il rispetto altrui, che sono regole che valgono molto di più di regolamenti e sanzioni”.

“In alcuni Paesi già abbiamo questo tipo di norme sul fumo all'aperto, ma certo quello che ha fatto Torino è una novità per l'Italia: ricorda un po' il limite dei 30 all'ora di Bologna - spiega Andrea Lenzi, presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della presidenza del Consiglio dei ministri, presidente dell'Health City Institute e ordinario di Endocrinologia all'Università Sapienza di Roma -. Il sindaco è comunque il responsabile della salute dei suoi cittadini mentre la regione lo è per la sanità, quindi è giusto un intervento sul divieto di fumare all'aperto quando si hanno vicino altre persone, perché il fumo passivo può essere dannoso anche al di fuori da un ambiente chiuso. Parliamo, quindi, di una scelta corretta, una norma di civiltà che ribadisce come l'azione di educazione della popolazione può anche essere rafforzata con i divieti e le sanzioni. Ora la speranza è che altre città seguano Torino”.

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