Politiche monetarie: anche l'Italia nel mirino del Tesoro americano
- di: Emanuela M. Muratov

Gli Stati Uniti hanno accusato la Svizzera e il Vietnam di manipolare le loro valute per ottenere "vantaggi commerciali sleali", secondo quanto accertato dal Tesoro americano nel suo ultimo rapporto, che riguarda il periodo tra luglio 2019 e giugno 2020. Nel rapporto figura, insieme ad altri Paesi, anche l'Italia, ma con appunti meno pesanti rispetto quelli mossi a Svizzera e Vietnam.
Si tratta di uno dei due rapporti nei quali, nell'arco di un anno, il Tesoro americano esamina la situazione dei primi venti partner commerciali degli Stati Uniti.
L'accusa è stata però respinta dalla Banca nazionale svizzera: "In nessun caso" - ha detto un portavoce della Bns - "la Svizzera effettua manipolazioni monetarie", sottolineando che il rapporto del Tesoro americano non cambierà in alcun modo l'approccio della BNS alla politica monetaria.
Il presidente Donald Trump ha ripetutamente criticato i Paesi che hanno disavanzi commerciali con gli Stati Uniti, in particolare Cina e Germania, accusati di aver utilizzato una valuta più debole per vendere i loro prodotti a buon mercato a spese dei produttori americani.
Gli interventi della BNS sul mercato dei cambi, ha proseguito il portavoce dell'Istituto centrale elvetico, non hanno lo scopo di impedire aggiustamenti della bilancia dei pagamenti o di ottenere un vantaggio competitivo ingiustificato per l'economia svizzera, spiegando che la sua politica monetaria necessita di questi interventi per garantire condizioni adeguate e quindi la stabilità dei prezzi in Svizzera .
Da parte sua, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, ha definito le conclusioni del rapporto un "grande passo per proteggere la crescita economica e un'opportunità per le imprese e i lavoratori americani".
La Svizzera esporta negli Stati Uniti soprattutto oro, orologi di lusso, cioccolato e servizi finanziari.
Ora Washington si adopererà per eliminare le pratiche che creano un vantaggio commerciale sleale a favore del Vietnam e della Svizzera, posta sotto la sorveglianza del Tesoro Usa dallo scorso gennaio. mentre da parte loro, la BNS e le autorità svizzere hanno comunicato di essere in contatto con quelle americane per illustrare loro la situazione economica e la politica monetaria della Svizzera.
Il deficit commerciale degli Stati Uniti di beni e servizi con la Svizzera è stato di 5 miliardi di dollari nel 2019, mentre quello con il Vietnam è stato molto più alto: 54,5 miliardi. Secondo il Tesoro degli Stati Uniti, questi deficit sono peggiorati nella prima metà del 2020 e le autorità americane potrebbe usare la sanzione di nuove imposizioni tariffarie, ma non si tratta di una sanzione automatica.
Nel rapporto del Tesoro si è reso noto che sono sotto sorveglianza altri 10 Paesi, tra cui Germania, Giappone, Italia, Taiwan, Thailandia e India.
Prima della firma dell'accordo commerciale con Pechino dell'elenco faceva parte anche la Cina, che resta comunque sotto sorveglianza ed invitata ad essere più trasparente nella sua politica monetaria.