Terna: una nuova organizzazione per valorizzare professionalità e specificità del territorio
- di: Redazione
Con l'istituzione di una nuova struttura organizzativa, chiamata Distretto Sicilia, Terna conferma il suo impegno e la sua presenza sull'Isola, di cui si era temuto, mesi addietro, un ridimensionamento nell'ambito di un processo di accorpamenti che avrebbe dovuto coinvolgere anche gli uffici e i lavoratori siciliani.
TERNA IN SICILIA
La nuova strutturazione della presenza di Terna in Sicilia è anche conseguenza di positivo modello di confronto con le organizzazioni sindacali siciliane che hanno commentato molto positivamente l'evoluzione del 'dossier', con una trattativa che ha visto l'azienda comprendere le ragioni della controparte.
I sindacati - Fillctem Cgil, Flaei Femca Cisl e Uiltec Uil - hanno sottolineato la strategia dell'azienda che prevede ''la creazione di una nuova area di realizzazione impianti autonomo sul territorio'', che ''consentirà di gestire e presidiare attentamente lo sviluppo della rete e delle interconnessioni''.
Ma, al di là dell'architettura pensata per il Distretto Sicilia, ci sono anche degli aspetti concreti del progetto di Terna per la Sicilia, il cui nuovo modello organizzativo ''garantirà attenzione ai cantieri e alla progettazione''.
TERNA ALZA ULTERIORMENTE IL LIVELLO DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO
Dalla trattativa con i sindacati è emersa anche la volontà dell'azienda (quanto mai apprezzabile in questi giorni, in cui le cronache riferiscono quotidianamente di troppi incidenti mortali sui luoghi di lavoro) di alzare ulteriormente il livello della prevenzione e quindi di tutela materiale dei propri dipendenti, con la creazione del ''team supporto e monitoraggio cantieri''. Una iniziativa che dovrebbe suonare d'esempio per tutte le realtà dove i lavoratori possono restare vittime di incidenti non per loro colpe, ma per carenze organizzative e di controllo.
Altro punto fermo dell'intesa tra Terna e le rappresentanze sindacali, nell'ambito del controllo e della conduzione, riguarda la separazione della cosiddetta ''Sala siciliana'' da quella ''Centro-Sud'', uno ''smarcamento'' operativo che darà ulteriori garanzie in ordine alla sicurezza della rete e dell'autonomia operativa nelle 24 ore.
Una nuova innovazione che i sindacati hanno definito come ''grande risultato'', anche perché, con gli investimenti in arrivo (il riferimento alla dotazione finanziaria del Piano nazionale di ripresa e resilienza) , ''può contribuire al posizionamento dell’Isola come hub elettrico al centro del Mediterraneo''.
In sede di confronto con i sindacati siciliani, Terna ha voluto mettere sul piano le nuove linee della sua organizzazione, anche territoriale. Il nuovo modello organizzativo della Rete di Trasmissione Nazionale e sulla evoluzione delle sale Dispacciamento e Conduzione, rispondendo quindi ad alcune sollecitazioni venute dal Sindacato, prevede che le strutture di Realizzazione Impianti e Tecnologie di RTN e Gestione Processi Amministrativi di Sviluppo e Progetti Speciali confluiscano in quella di di Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento. Questo per massimizzare le sinergie
per l’implementazione del piano di sviluppo della Rete.
TERNA: PREVISTI DUE POLI A PALERMO E CAGLIARI
Rispetto alle sedi delle Aree Realizzazioni Impianti, oltre a quelle già individuate a Padova, Torino, Roma e Napoli, vengono previsti ulteriori due poli a Palermo e Cagliari, per rafforzare il piano di sviluppo della rete e la realizzazione degli investimenti previsti nelle Isole, oltre a valorizzare le competenze territoriali presenti.
Da parte dei sindacati è stato espresso un giudizio positivo sulle ulteriori riflessioni organizzative presentate dall’Azienda che ''ci consentono di proseguire il confronto in maniera più proficua e accompagnare più efficacemente le importanti sfide che attendono l’Azienda con la realizzazione del Piano Industriale e degli importanti investimenti previsti dal Pnrr. In questa fondamentale fase per la ripresa economica del Paese, Terna potrà giocare un ruolo da protagonista grazie ad un modello organizzativo attento al presidio dei processi e del territorio, riconoscendo al tempo stesso la professionalità, la competenza e il contributo dei lavoratori''.