Il Quirinale si è tinto di azzurro per celebrare una stagione straordinaria del tennis italiano. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto le squadre vincitrici della Coppa Davis e della Billie Jean King Cup, sottolineando il valore di questi successi per lo sport nazionale. Presenti alla cerimonia il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi, insieme ai protagonisti della straordinaria annata: Jasmine Paolini, Sara Errani, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti.
Il tennis italiano al Quirinale: celebrazione dei trionfi, ma senza Sinner
Tuttavia, un'assenza pesante ha catturato l'attenzione: quella di Jannik Sinner. Il numero uno azzurro, reduce dal trionfo agli Australian Open, non ha preso parte alla celebrazione al Quirinale, alimentando un dibattito che si è subito acceso tra appassionati e addetti ai lavori.
Perché Sinner non era presente?
Secondo fonti vicine al tennista, la sua assenza è legata a motivi di recupero fisico. Dopo lo sforzo enorme compiuto a Melbourne, dove ha vinto il primo Slam della carriera battendo Daniil Medvedev in finale, Sinner ha deciso di seguire le indicazioni dello staff medico, che gli ha consigliato riposo assoluto prima di riprendere la preparazione per i prossimi tornei.
"Abbiamo bisogno di qualche giorno di pausa, poi torneremo a concentrarci al 100% sul tennis", ha dichiarato il tennista altoatesino dopo la vittoria.
La scelta di Sinner di non partecipare alla cerimonia non è nuova a polemiche. Già in passato, alcune sue decisioni hanno diviso il pubblico: la rinuncia alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e, più recentemente, a quelle di Parigi 2024 ha sollevato critiche, così come il suo rifiuto di partecipare al Festival di Sanremo. Tuttavia, chi lo conosce bene sa quanto Sinner sia meticoloso nella gestione della sua carriera e del suo fisico, evitando ogni impegno che possa distoglierlo dagli obiettivi sportivi.
Un 2024 intenso
Oltre alla fatica accumulata in Australia, il 2024 è stato un anno impegnativo anche dal punto di vista mentale per Sinner. Nei mesi scorsi, il suo nome è stato involontariamente accostato a un caso di presunto doping legato alla sostanza Clostebol, che ha coinvolto un preparatore austriaco. Il Tribunale Arbitrale dello Sport dovrà pronunciarsi ad aprile sulla vicenda, ma Sinner è sempre stato estraneo alla questione e non è mai stato accusato direttamente.
Durante l'Australian Open, il suo allenatore Darren Cahill ha rivelato un retroscena che fa capire quanto Sinner abbia dato tutto per conquistare il titolo. Prima del match di ottavi di finale contro Holger Rune, Jannik "era bianco come un lenzuolo" e lo staff ha valutato l'ipotesi di non farlo scendere in campo. Nonostante le difficoltà, il campione italiano ha stretto i denti e ha scritto la storia del tennis azzurro.
Il futuro di Sinner e del tennis italiano
Se da un lato l'assenza di Sinner al Quirinale può aver deluso alcuni, dall'altro nulla toglie al suo contributo per il tennis italiano. Il 2024 è stato l’anno della definitiva consacrazione, e il riposo attuale serve proprio per proiettarsi al meglio verso la prossima fase della stagione, che lo vedrà impegnato nei tornei americani e a Montecarlo.
Nel frattempo, il tennis italiano festeggia una stagione da sogno. Con la Davis, la Billie Jean King Cup e gli exploit individuali, l'Italia è ormai una delle nazioni di riferimento nel panorama internazionale.
E chissà che, alla prossima occasione, non ci sia anche Jannik Sinner a raccogliere l’applauso delle istituzioni e dei tifosi.