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Il tennis in carrozzina conquista le Nitto ATP Finals: in campo inclusione, talento e futuro

- di: Redazione
 
Il tennis in carrozzina conquista le Nitto ATP Finals: in campo inclusione, talento e futuro

Alla Inalpi Arena di Torino, la FITP e Intesa Sanpaolo portano sotto i riflettori una disciplina spettacolare e accessibile, mostrando come lo sport possa diventare occasione di autonomia, riabilitazione e pari opportunità.

Torino celebra una delle pagine più significative di queste Nitto ATP Finals con un evento capace di unire sport, inclusione e cultura: la Federazione Italiana Tennis e Padel, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha trasformato il Campo Sebastopoli della Inalpi Arena in un palcoscenico dedicato al tennis in carrozzina, offrendo al pubblico un’esibizione da una parte emozionante e dall’altra ad alto contenuto tecnico.

Il tennis in carrozzina conquista le Nitto ATP Finals: in campo inclusione, talento e futuro

Una disciplina che condivide quasi tutte le regole del tennis tradizionale – unica eccezione, il doppio rimbalzo – e che continua a conquistare appassionati grazie alla sua intensità, alla spettacolarità degli scambi e alla forza delle storie che porta con sé.

In campo si sono alternati alcuni dei volti più rappresentativi del movimento: Maria Vietti, presenza fissa nel ranking mondiale ITF; Luca Paiardi, riferimento del singolare maschile e Sport Ambassador della Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD), realtà determinante per la realizzazione dell’iniziativa; Hegor Di Gioia, leader italiano della categoria Quad; e il giovane talento Lorenzo Politanò, già orientato verso i tabelloni Senior.
Tra scambi dimostrativi e momenti “clinic”, il pubblico ha potuto scoprire un tennis sorprendente, in grado di coinvolgere anche chi si avvicinava alla disciplina per la prima volta.

Accanto agli atleti di punta, sono scesi in campo anche gruppi inseriti in percorsi riabilitativi, testimoni di come il movimento possa diventare strumento di recupero funzionale, socializzazione e autonomia. Un incontro virtuoso, quello tra chi compie i primi passi e chi ha già consolidato un profilo agonistico, che ha restituito all’arena il valore più profondo dello sport: essere un mezzo per crescere, condividere e ritrovare fiducia nelle proprie capacità.

A confermare il significato inclusivo dell’evento è stata la presenza di Maurizio Borgo, Presidente dell’Autorità Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità, che ha sottolineato come iniziative di questo tipo rappresentino un esempio concreto di pari opportunità, abbattendo barriere culturali e rafforzando il diritto alla partecipazione attiva di tutte le persone.

Il tennis in carrozzina è oggi una disciplina praticata su diverse superfici e in un numero crescente di circoli affiliati alla FITP, con le categorie Open e Quad abilitate ad accogliere differenti tipologie di disabilità. È un movimento che continua a espandersi grazie all’impegno congiunto di federazione, istituzioni, partner e comunità, e che testimonia come lo sport possa essere al tempo stesso alta prestazione e leva sociale.

L’iniziativa alla Inalpi Arena non è stata solo un’esibizione, ma un messaggio chiaro: lo sport accessibile è sport di qualità, mezzo per generare benefici reali per le persone e valore per i territori. E in una vetrina internazionale come le Nitto ATP Finals, questo messaggio risuona ancora più forte, proiettando il tennis in carrozzina verso una nuova stagione di crescita e riconoscimento.

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