Armi: il miracolo della Taurus favorito dalle leggi permissive di Bolsonaro

- di: Emanuela M. Muratov
 
A suo modo, è un miracolo annunciato quello della Taurus, produttore di ami brasiliano che negli ultimi mesi ha messo a segno una impressionante serie di record positivi in termini di vendite e di conquista di porzioni del mercato. Non entrando nel merito della qualità del "prodotto", a determinare questo successo è stata soprattutto la politica varata dal presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, che, da ex militare e sostenitore di scelte muscolari, non ha mai rinunciato all'uso della forza come deterrente contro il crimine (che insanguina le strade del gigante sudamericano). Per questo ha decisamente allentato le leggi che regolano il possesso delle armi nel Paese dove la piccola criminalità, grazie ad una circolazione di armi illegali senza alcun freno, è diventata un enorme problema. Tanto che la Taurus, beneficiando delle nuove (e meno severe) normative, ha dovuto fare fronte ad una elevata domanda per tutto il 2020, con prospettive egualmente rosee per l'anno appena iniziato.

La Taurus non è nata ieri (è stata fondata nel 1939) come produttore di armi che forse non sono le migliori per qualità, ma hanno un ottimo rapporto costo/prestazioni. Molti anni fa, quando arrivarono anche in Italia, le sue armi da fuoco corte ebbero un buon successo, soprattutto i revolver di grosso calibro, certo non leggeri, certo non maneggevoli come quelli più sofisticati dei produttori europei e nordamericani, ma che facevano in sicurezza quello per cui erano costruite, ed a prezzi più accessibili.

Nel 2018, la Taurus ha proposto un nuovo revolver a canna lunga, ormai diventato un segmento in cui eccelle. È il revolver Raging Hunter, un "bestione" che, impugnato, incute timore e paura ancora prima di sentirlo sparare. Sono prodotti come questo che hanno consentito alla Taurus di diventare il leader non solo in Brasile, ma in tutta l'America latina. Ed è anche il quarto maggiore venditore di armi nello sterminato mercato degli Stati Uniti. La sua fabbrica si trova a Sao Leopoldo, vicino Porto Alegre, capitale dello Stato di Rio Grande do Sul. Vi lavorano 2.500 persone che producono cinquemila armi al giorno o, se fa più effetto, una ogni diciassette secondi.

Statistiche alla mano, la Taurus oggi ha in mano l'85% del mercato brasiliano, si fatto un monopolio, sebbene ancora virtuale.
Oltre ad una buona qualità unita a prezzi moto interessanti, quale è ritenuto il segreto della formula del successo della Taurs? Semplicemente l'uso della tecnica di produzione nota come "MIM" (utilizzata per lo stampaggio a iniezione di metalli ). Anche se non è semplice capirlo per i non esperti, ogni singola parte dell'arma viene utilizzata usando uno stampo nel quale inietta polvere di metallo. Quindi si procede all'assemblaggio.

L'azienda brasiliana ha di che essere soddisfatta dai livelli che ha raggiunto, tanto che oggi per i dirigenti di Sao Leopoldo è quasi scontato sottolineare che tra le chiavi del successo della Taurus ci sono prezzi estremamente competitivi (480 euro per i revolver di piccolo calibro sino a 2.000 euro per un fucile d'assalto), conseguenza degli alti volumi di produzione, che le consentono di vendere in oltre cento Paesi, verso i quali esporta il 70 per cento delle sue armi. E bisogna tenere conto che la Taurus è, di fatto, l'unica fornitrice di armi per le forze armate e di polizia del Brasile.

I dati relativi al 2020 non sono ancora noti, ma di certo i numeri sono certamente molto positivi. Nel periodo gennaio-settembre, Taurus ha venduto più di 1,2 milioni di pezzi, con un aumento di ben il 28 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Per avere un'altra prospettiva per capire questo "miracolo" arriva il profitto lordo che, nello stesso periodo, è raddoppiato. Così come conferma il dato borsistico: il valore di ogni singola azione, nel solo 2020, è aumentato del 192 per cento.
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