Lo Sri Lanka sprofonda: sospesa la vendita del diesel, trasporti paralizzati

- di: Redazione
 
Sembra essere ormai senza fine la crisi dello Sri Lanka dove, da ieri, è stata sospesa la vendita di diesel, provocando la paralisi dei trasporti. L'ennesimo problema per la popolazione - composta da 22 milioni di persone - già penalizzata per i continui blackout elettrici. L'isola-Paese dell'Asia meridionale (con la pandemia che ha colpito al cuore l'importante industria turistica), è nella morsa della sua peggiore recessione economica dall'Indipendenza, innescata da un'acuta mancanza di valuta estera per pagare anche le importazioni più essenziali. La situazione ha scatenato una ondata di proteste popolari da parte di centinaia di cittadini che, esasperati, sono scesi in strada per manifestare la loro rabbia.

Sospesa la vendita del diesel in Sri Lanka

Già da ieri mattina il diesel, il carburante principale per autobus e veicoli commerciali, non era disponibile nelle stazioni di servizio dell'isola. La benzina era in vendita, ma scarseggiava, tanto che in prossimità dei distributori si sono create lunghe file di automobili in attesa di fare rifornimento. Ma, dicono fonti locale, sono molti gli automobilisti ad essere stati costretti ad abbandonare i loro veicoli lungo le strade per i serbatoi a secco. I proprietari di autobus privati - che rappresentano i due terzi della flotta del Paese - hanno affermato di essere già senza petrolio e che anche i servizi essenziali potrebbero non essere più possibili da domani.

Alla soglia del collasso anche il settore elettrico, con l'azienda di Stato che ha annunciato delle interruzioni, lunghe anche 13 ore, nell'erogazione, dal momento che sono quasi esaurite le scorte del diesel necessario per fare lavorare i generatori. Anche la Borsa di Colombo, a causa delle lunghe interruzioni di corrente, è stata costretta a limitare, fino a due ore, le contrattazioni. Stessi problemi per gli uffici, con il personale non ritenuto essenziale invitato a non presentarsi in ufficio. La penuria di energia elettrica ha colpito anche i ripetitori dei telefoni cellulari, abbassando l qualità delle telefonate.

Drammatica la situazione in diversi ospedali pubblici, dove sono stati sospesi gli interventi chirurgici perché si sono esaurite le dotazioni di farmaci essenziali per salvare vite umane. Interrotti anche la maggior parte di test diagnostici, impossibili da eseguire perché scarseggiano le sostanze chimiche necessarie e tutte importate.
Il governo, assediato da un debito estero spaventoso (più di cinquanta miliardi di dollari), dal 2020 ha varato il divieto di importazione per molti prodotti. Ma questo ha determinato la carenza di beni essenziali e il contestuale aumento dei prezzi. Nelle ultime settimane il governo ha intensificato i contatti con India e Cina per aumentare il gettito dei loro prestiti, chiedendo aiuto anche al Fondo monetario internazionale.
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