Sport invernali - Dall'Alaska all'Italia, la diffusione dello "Sleddog"

- di: Daniele Minuti
 
È molto difficile, nell’immaginario collettivo, trovare qualcosa che possa essere sinonimo di “Inverno” meglio di una slitta trainata da dei cani che sfreccia sulla neve: richiama il freddo, paesaggi meravigliosi e per forza di cose si collega all’immagine di un Babbo Natale impegnato a consegnare regali il 24 dicembre sulla sua (anche se trainata da renne). Eppure quando si parla di slitte, non ci si riferisce unicamente al servizio che molte strutture turistiche forniscono ai clienti per esplorare percorsi innevati in un modo inusuale quanto affascinante. Ma anche alla disciplina sportiva che in gergo tecnico viene chiamata “Sleddog”, parola nata appunto dall’unione inglese dei termini Sled (slitta) e dog (cane). Ma prima di capire come e dove praticarlo, bisogna fare un passo indietro e chiedersi: cosa si intende per Sleddog? Formalmente il termine va a indicare in maniera molto più ampia l’attività che viene svolta sulle slitte da neve e trainata da un gruppo di cani, che può andare dalle semplici escursioni per i turisti nelle località di montagna fino a delle competizioni vere e proprie. Le corse su slitte vengono disputate da equipaggi di cani, appositamente ammaestrati, guidati da un conducente chiamato “musher”.

Di norma, i cani che trainano questi mezzi e che quindi partecipano alle competizioni devono essere di razza nordica in modo da non soffrire le basse temperature, inevitabili per via della natura stessa dello sport. Questo non accade nelle varianti che vengono praticate su altri tipi di piste (come ad esempio sullo sterrato) in cui si possono utilizzare altri tipi di cani e al posto della slitta viene usato un carrello con delle ruote. Ma come ovvio che sia, gli animali vengonoadeguatamente addestrati per rispondere ai comandi del conducente, cosa che rende questo sport molto più accessibile di quanto si creda a chi non lo ha mai praticato: le razze dei cani allevati con il preciso scopo di diventare trainatori sono Husky siberiano, Someiedo, Groenlandese, Alaskano o Alaskan Malamute e, per quanto bizzarro possa suonare, ci si limita ad esse (o a possibili incroci) per garantire la regolarità della gara ed evitare differenze di prestazioni fra quelli che sono a tutti gli effetti i “motori” delle vetture in gara. Ogni cucciolo viene infatti trattato come se fosse un atleta e curato con particolare attenzione.
Le specialità principali dello Sleddog sono:
- Lo Sprint - Un percorso di lunghezza ridotta (si parte dai 6 chilometri fino ad arrivare a 160), in cui i musher si concentrano nello sfruttare la velocità dei cani sulle brevi distanze. Solitamente si tengono in eventi della durata di due o tre giorni.
- La media distanza - Gara più lunga rispetto allo sprint ma non ancora annoverabile nella long trail (Massimo 480 km).
- Long Trail - Percorso molto ampio e che in casi eccezionali, come l’annuale Iditarod Trail Sled Dog Race, può arrivare anche a 1600 chilometri di lunghezza. Fondamentale in questi casi è la resistenza sia del gruppo dei cani che traina la slitta che del musher, visto che la competizione può durare anche diverse settimane. Spesso queste gare vengono divise in tappe per l’enormità del tempo necessario a coprire distanze così grandi.

Oltre alla lunghezza del percorso, un altro modo in cui vengono categorizzate le diverse competizioni di Sleddog è quello del numero massimo di cani a cui è permesso trainare la slitta: comunemente i gruppi contano quattro, sei, otto o dieci membri ma esistono anche gare in cui c’è discrezionalità del musher nello scegliere quanti cani usare (chiamate Open). Originaria dei paesi nordici, dove slitte simili erano di fatto un mezzo di trasporto indispensabile, è considerato lo sport nazionale in Alaska dove si tiene ogni anno la già citata Iditarod Trail Sled Dog Race creata all’inizio degli anni ’70 da Dorothy G. Page e Joe Redington con l’obiettivo di mantenere viva l’usanza delle slitte trainate dai cani visto l’avanzamento tecnologico che pian piano ha visto l’uso sempre maggiore della motoslitta. Questa gara viene disputata annualmente, con i partecipanti che percorrono la distanza fra le città di Anchorage e Nome (circa 1600 km) e non è considerata una Stage Race, questo vuol dire che è tecnicamente disputata senza tappe nonostante ci siano almeno 3 soste obbligatorie per monitorare la salute del conducente e dei suoi cani.

Nelle prime edizioni l’evento arrivava a durare ben 20 giorni, mentre ora è usuale che il vincitore tagli il traguardo prima dei 10 giorni. Partendo dal doveroso presupposto che non sia obbligatorio praticarlo in modalità così estreme, lo Sleddog si sta diffondendo sempre più in giro per il mondo, compreso il nostro paese: le ormai classiche escursioni permesse nelle nostre splendide località di montagna stanno lasciando spazio alle competizioni sportive, al punto che gli ultimi campionati europei si sono tenuti proprio in Italia, più precisamente a Pragelato, dal 21 al 23 febbraio 2020.

La disciplina arriva nella penisola dall’inizio degli anni ’90 grazie all’associazione Antartica e viene praticata soprattutto nelle località turistiche, dove non solo vengono offerte escursioni sulle slitte ma corsi per diventare musher professionisti e gare vere e proprie. La più famosa corsa del nostro paese è la “Balla coi Lupi”, che dal 2008 richiama ogni anno partecipanti da tutta Italia ed Europa per prendere parte a una traversata degli Appennini su un percorso lungo oltre 100 chilometri.

Per chi volesse provare l’emozione di diventare conducente in modo da cimentarsi in queste gare, o anche più semplicemente godersi un’escursione unica nel suo genere, i centri in cui praticare lo Sleddog sono ormai diversi in Italia a partire dal Centro Italiano Sleddog Husky Village di Arnoga, la Scuola Internazionale Mushing a Tarvisio e Huskyland Scuola Italiana Sleddog a PontediLegno – Tonale. Senza dimenticare che, nonostante le apparenze, è possibile praticare questa disciplina anche quando la neve non c’è nelle versioni Dog-Bike o Dog-Trekking (senza naturalmente slitte) come proposto dallo Sleddog Club Valscura di Cansiglio per non limitare l’esperienza di corse ed escursioni assieme ai propri amici a quattro zampe unicamente alla stagione invernale.
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