Lotta alla povertà, torna la social card e sale a 500 euro

- di: Barbara Leone
 
Torna la social card “Dedicata a te”, riservata ai nuclei familiari con redditi bassi e figli a carico. La card, che da 460 euro passa a 500, verrà distribuita a partire da settembre e vale per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (sono escluse le bevande alcoliche) e di carburanti; oppure, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.

Lotta alla povertà, torna la social card e sale a 500 euro

Nessun “ricottina” ma un “intervento massiccio” contro il disagio sociale che con il governo Meloni “è diminuito”, ha precisato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che questa mattina ha annunciato la firma del decreto ministeriale, datata 4 giugno, che avvia la misura. Lollobrigida ha presentato la nuova carta alla presenza del viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, e del viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. “Ringrazio il ministro Giorgetti che in una difficoltà complessiva di bilancio è riuscito a non togliere risorse alle famiglie in difficoltà”, ha evidenziato il ministro sottolineando che per la social card “sono stanziati 676 milioni, 500 euro a tessera, con un aumento di 40,3euro, e 30mila beneficiari i più, 1.330.000”. Un intervento, ha spiegato ancora il ministro, “che è all'interno di un insieme di interventi”. In particolare 200 milioni per gli Enti caritatevoli.

“Andiamo a intervenire su un quadro che emerge e certificato” per quanto riguarda la platea dei soggetti destinatari della card, ha concluso il ministro. In video collegamento anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone per la quale questa “rappresenta una eccezionale dimostrazione di quanto oggi l'amministrazione sia attenta anche a non gravare i cittadini di adempimenti eccessivi, adoperando la tecnologia e un partner importante come l'Inps”.

E a proposito di Inps, il presidente Gabriele Fava ha sottolineato: “Questa misura è giustissima ed è totalmente in linea con l'idea dell'Inps, che mette al centro le persone. Verrà molto meglio governata e monitorata dall'istituto, che ha individuato la platea dei beneficiari”. In particolare, ha spiegato Fava, l’Inps "ha progettato e sviluppato applicazioni web per i Comuni, gestisce i flussi di comunicazione e garantisce l'efficienza delle procedure e la rendicontazione dei dati”. Come detto la card spetta ai nuclei familiari con redditi bassi e figli a carico. In particolare i destinatari dovranno essere residenti in Italia, iscritti all’anagrafe comunale, con un Isee non superiore a 15mila euro, non titolari di altre misure di sostegno al reddito, come quello di inclusione. Come in passato, la somma verrà erogata attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane attraverso la controllata Poestepay.
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