Snam aderisce al Nasdaq Sustainable Bond Network

- di: Daniele Minuti
 
Nasdaq ha annunciato l'adesione ufficiale di Snam alla piattaforma dedicata alla finanza sostenibile e chiamata "Nasdaq Sustainable Bond Network", con la notizia poi confermata tramite un comunicato ufficiale pubblicato sul sito della società italiana di infrastrutture energetiche.

Il logo dell'azienda nostrana è stato esposto sulla Nasdaq Tower situata a New York, nella storica Times Square, come celebrazione del suo ingresso sulla piattaforma che è nata con l'obiettivo di riunire banche d'investimento, emittenti, organizzazioni specialistiche e investitori tutti collegati al tema della sostenibilità. Il NSBN vuole infatti dare uno spazio per la compravendita di obbligazioni sostenibili dal punto di vista dell'ambiente e sociale, tramite uno spazio online che dà la chance agli investitori di raccogliere dati sui loro titoli grazie a archivi di informazioni finanziare standardizzate.

Il traguardo che Snam vuole raggiungere, aderendo al Network, è quello di aumentare ancora il raggio di potenziali investitori stranieri che hanno a cuore l'argomento, forti della reputazione positiva costruita con il suo operato in tutti questi anni.

Di questo ha parlato l'amministratore delegato di Snam, Marco Alverà: "L'ingresso di Snam nel Sustainable Bond Network di Nadsaq rappresenta un importante riconoscimento dell'impegno e della leadership che il Gruppo ha nella finanza sostenibile, il cui peso è destinato a salire dal 40% fino al 60% dei finanziamenti a disposizione dell'azienda nelle previsioni del piano strategico al 2024 presentato. La finanza sostenibile è infatti uno dei pilastri della strategia di sviluppo per Snam e dei nostri investimenti nella transizione energetica, in modo da contribuire attivamente al raggiungimento dell'obiettivo delle zero emissioni nel mondo".

Il comunicato termina ricordando che Snam è stata la prima azienda d'Europa a lanciare un Climate Action Bond da 500 milioni di euro nel 2019, diventando ora una delle società apripista dei nuovi Transition Bond dopo due emissioni nel corso del 2020, una da 500 e una da 600 milioni di euro.
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