Si apre oggi la XXIII edizione della Settimana della Cultura d’Impresa, l’importante iniziativa promossa da Confindustria e Museimpresa, volta a celebrare il patrimonio culturale custodito dalle imprese italiane di ogni dimensione. Quest’anno, la rassegna propone oltre 100 eventi sparsi in tutta Italia, con un tema centrale che riflette la sinergia tra tradizione e innovazione: “Mani che pensano. Intelligenza artificiale, arte e cultura per il rilancio dell’impresa.” Una scelta che intende evidenziare il ruolo delle imprese italiane non solo come motori economici, ma anche come attori culturali e sociali impegnati in un’epoca di trasformazione guidata dalla digital economy e dall’Intelligenza Artificiale.
Per il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, la Settimana della Cultura d’Impresa rappresenta un momento fondamentale per ribadire i valori che le imprese italiane incarnano: “La cultura d’impresa – ha sottolineato Orsini - è un valore fondamentale per il tessuto economico e sociale di un Paese. Un 'motore immateriale' che genera innovazione, crescita e sviluppo, che per noi significa anche progresso e responsabilità verso gli stakeholder. È un capitolo del mio programma che mi sta a cuore,” ha affermato Orsini. Il tema di quest’anno, che include un focus sull’intelligenza artificiale, è per lui una “esortazione a valorizzare a 360° l’inventiva italiana insieme all’innovazione tecnologica, un binomio che può dare una spinta propulsiva anche ai settori dell’arte e della cultura, con l’obiettivo di una diffusione sempre più capillare.”
Il Presidente di Museimpresa, Antonio Calabrò, ha posto l’accento sull’evoluzione del mondo aziendale e sulla necessità di adattarsi ai cambiamenti, costruendo una narrazione più trasparente e aperta. “Le imprese, nel corso del tempo, si sono radicalmente trasformate ed è proprio questa trasformazione a sollecitare un nuovo racconto, una diversa e più pertinente rappresentazione dell’impresa stessa,” ha dichiarato Calabrò. Ha sottolineato come le moderne aziende tecnologiche debbano diventare “mani che pensano” e come questa nuova fase produttiva debba caratterizzarsi per un’impronta culturale. “L’innovazione, così, si caratterizza come un percorso a tutto tondo, soprattutto adesso che si entra nel vivo delle nuove sfide,” ha aggiunto, invitando le imprese a integrare consapevolezza storica e innovazione continua.
Cento gli eventi in programma a partire da oggi sino al 28 Novembre, tra cui mostre, percorsi culturali ed incontri organizzati all’interno degli archivi e dei musei d’impresa diffusi su tutto il territorio italiano. In questi spazi, ogni azienda racconterà la propria storia, il percorso di crescita e innovazione che le ha permesso di diventare un punto di riferimento non solo economico, ma anche culturale. Con il suo sguardo rivolto all’Intelligenza Artificiale e alla cultura digitale, la rassegna quest’anno invita a riflettere su come le tecnologie emergenti possano alimentare l’espressione creativa delle imprese, contribuendo al rilancio e alla diffusione della cultura d’impresa italiana nel mondo. Un’occasione preziosa, dunque, per riconnettere passato e futuro, offrendo alle imprese l’opportunità di esporre al pubblico il loro impegno verso innovazione e responsabilità sociale.