Santanchè, spiragli di dimissioni: “Se Meloni me lo chiede, lascio”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

Daniela Santanchè non chiude la porta a un passo indietro. Il ministro del Turismo, travolta dalle polemiche nelle ultime settimane, chiarisce la sua posizione in una nota che sembra lasciare spazio a scenari inediti: “Se Meloni me lo chiedesse, lascerei senza esitazioni. Sono una donna di partito e non avrei dubbi”. Una frase che risuona come un’apertura alla possibilità di dimissioni, mentre la leader di Fratelli d’Italia, per ora, resta in silenzio.

Santanchè, spiragli di dimissioni: “Se Meloni me lo chiede, lascio”

Al centro delle polemiche ci sono le dichiarazioni attribuite al ministro, che avrebbero alimentato il malcontento all’interno di FdI. In particolare, Santanchè è stata accusata di aver detto “chissenefrega di Fratelli d’Italia”, frase che la diretta interessata ha smentito categoricamente. “Mai pronunciato quelle parole,” si legge nella nota diffusa ieri sera. “Il mio riferimento era alle critiche, non certo al partito di cui sono orgogliosamente parte.”

Una figura controversa sotto pressione
Il clima intorno a Santanchè è sempre più teso. Le critiche, che arrivano sia dall’opposizione sia da una parte della stessa maggioranza, si sono intensificate dopo alcune recenti inchieste giornalistiche e dichiarazioni pubbliche considerate divisive. La posizione del ministro appare sempre più fragile, mentre alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, in via riservata, non nascondono il timore che il protrarsi delle tensioni possa danneggiare l’immagine del governo.

Fonti vicine a Giorgia Meloni parlano di una fase di riflessione. La premier, solitamente molto decisa, sembra voler attendere prima di prendere una posizione definitiva. Meloni, che ha costruito la sua leadership sul principio della coerenza e sulla disciplina interna al partito, potrebbe valutare la necessità di un gesto forte per arginare l’impatto mediatico delle vicende legate al ministro del Turismo.

Il partito osserva, la stampa incalza
Le parole di Santanchè, pur smentendo le frasi incriminate, non hanno dissipato le perplessità. Le opposizioni chiedono con sempre maggiore insistenza un chiarimento da parte del governo, con alcuni esponenti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle che invocano le dimissioni immediate.

Intanto, l’opinione pubblica resta divisa. Da un lato, c’è chi ritiene che il ministro stia pagando un prezzo eccessivo per dichiarazioni strumentalizzate; dall’altro, cresce il coro di chi, anche tra i sostenitori della maggioranza, invita Meloni a intervenire per chiudere una questione che rischia di diventare un boomerang politico.

Una donna di partito, ma con autonomia di stile
Santanchè non è nuova a scelte e dichiarazioni che spiazzano. Da sempre figura carismatica e divisiva, è riuscita a costruire una carriera politica all’insegna dell’autonomia, ma anche della fedeltà ai principi della destra. “Sono una donna di partito,” ribadisce nella nota, a sottolineare la sua lealtà al progetto politico di Fratelli d’Italia e a Giorgia Meloni.

Tuttavia, non sfugge che questa vicenda stia mettendo a dura prova il rapporto tra le due. Se da un lato Santanchè difende il suo operato, dall’altro è consapevole che la permanenza al governo dipende in gran parte dalla fiducia della premier. Per ora, Meloni continua a mantenere la sua proverbiale riservatezza, ma è chiaro che la vicenda potrebbe avere sviluppi in tempi brevi.

Il finale resta aperto. Santanchè attende indicazioni e lascia intendere di essere pronta a fare un passo indietro, qualora fosse necessario per il bene del governo e del partito. Una mossa che potrebbe diventare inevitabile, se la pressione mediatica e politica dovesse continuare a crescere nei prossimi giorni.

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