Fatturato in attivo e sostenibilità: l’esempio virtuoso della Salina di Cervia

- di: Barbara Leone
 
Con voto favorevole e unanime il bilancio consuntivo 2022 del Parco della Salina di Cervia è stato presentato ed approvato dal CdA venerdì scorso. Quello della Salina di Cervia è un bilancio che chiude in positivo. Ed è così dal 2009. Il risultato di esercizio al 31 dicembre 2022 è di 32.872 euro, al netto delle imposte. L’attivo verrà accantonato nel Fondo rinnovo impianti, per garantire le manutenzioni straordinarie. La Salina di Cervia, però, non è solo una delle poche società pubbliche italiane a chiudere il bilancio in positivo. Ma è anche un esempio virtuoso di efficienza della cosa pubblica in chiave sostenibilità. Nato vent’anni fa, il Parco della Salina è una società pubblica di diritto privato che ha un unico socio privato: le Terme di Cervia. Gli altri soci sono pubblici per il 92%. Tra essi, a maggioranza, spicca il Comune di Cervia. Qui, tra agosto e settembre, dipendenti e stagionali raccolgono il prezioso “oro bianco”: il sale che si produce grazie al sole, al vento e alla perizia dell'uomo.

Fatturato in attivo e sostenibilità: l’esempio virtuoso della Salina di Cervia

Quello di Cervia è un sale integrale, cioè non raffinato, nè sbiancato con nessuna sostanza aggiuntiva, marino, ma è anche dolce. Una vera rarità, che piace al mercato nazionale ed internazionale. “Per noi produrre il sale è quasi un incidente di percorso, nel senso che il nostro obiettivo principale è quello di mantenere inalterato l'ecosistema ambientale, per consentire alla natura dì fare il suo corso - spiega il presidente del Parco della Salina di Cervia Giuseppe Pomicetti -. In primavera ospitiamo le nidificazioni degli uccelli e per proteggerlo siamo disposti a deviare i corsi d'acqua, per consentire ai nostri ospiti di vivere nelle migliori condizioni possibili. La salvaguardia dell'ecosistema della Salina di Cervia sì basa sulla costante opera dell'uomo, volta ad assicurare la circolazione delle acque, finalizzata alla produzione sostenibile del sale. L'interruzione di tale processo produttivo provocherebbe un impaludamento della zona umida con degrado dell'ecosistema esistente e riflessi negativi, oltre che sulla flora e sulla fauna presenti nell' habitat protetto, anche sull'ambiente costiero nel suo insieme, con incalcolabili problemi per la popolazione residente e turistica. Il mio più grande orgoglio - sottolinea Pomicetti - è quello di aver messo la parola Cervia sulle confezioni, circa due milioni di prodotti a marchio Sale Dolce di Cervia venduti nel 2022, con un incremento a due cifre ormai costante da anni. Si tratta di una visibilità e pubblicità importante per il Sale Dolce di Cervia come prodotto e per la città tutta”. L'esempio del Parco della Salina dì Cervia viene studiato come virtuoso, perché un bene che per il Monopolio di stato non era più economico e che quindi è stato dismesso all’inizio degli anni 2000, ovvero la salina, è diventata un luogo di benessere generale.

“Nel panorama della società partecipate italiane - aggiunge Pomicetti - siamo una rarità. Il nostro impegno è legato a mantenere efficiente l’ecosistema ambientale, con la movimentazione delle acque e con la manutenzione dei macchinari e degli invasi, poi c’è il lavoro di promozione”. Sì. Perchè il brand Sale Dolce di Cervia oggi è riconosciuto in Italia e all'estero, con la presenza inoltre 34 Paesi nei cinque continenti. Senza contare che in Salina arrivano ogni anno anche oltre 30mila turisti che, grazie a guide ambientali, tutti giovani laureati in materie scientifiche, possono andare alla scoperta dì questa riserva naturale dello Stato che rappresenta un prezioso parco di ripopolamento animale e zona umida. Economia circolare e sostenibilità in Salina vanno a braccetto grazie anche a progetti che fanno del rispetto dell'ambiente un asset di sviluppo fondamentale. Le bici e le barche sono elettriche, l'acqua in bottiglia è stata bandita e in Salina lavora anche una cooperativa sociale, perché sostenibilità qui fa rima con integrazione. Chiuso in attivo l’esercizio 2022 si lavora al futuro.

Un futuro nel quale verrà sempre più messo in valore l’intero patrimonio della Salina e della città di Cervia, ricorda il vicesindaco di Cervia, con delega alla Salina, Gabriele Armuzzi: “Mi complimento con il Presidente e con il CdA per l’ottimo risultato di esercizio e che però sottolinea ancora una volta il grande lavoro portato avanti in questi anni dalla Società Parco della Salina di Cervia. Ora, grazie anche al prolungamento della Concessione, la Salina deve porsi come obiettivo, oltre alla valorizzazione dell’ecosistema ambientale e della produzione, anche l’intero recupero della rete idraulica e di tutti i manufatti utili alla sua funzionalità”.

Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli